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Cleveland: "guinzagli e catene", cronaca di 10 anni nella casa -prigione

La polizia sul luogo della prigioni. (foto) ndr.

di Redazione

CLEVELAND (OHIO), 9 MAG. - Amanda e le altre tornano a casa. Non in quella degli orrori dove i fratelli Castro le segregavano con corde e catene e le stupravano, ma dalle famiglie alle quali furono strappate dieci anni fa. L'Fbi ha concluso i primi interrogatori delle tre giovani sequestrate a Cleveland, in Ohio, e si e' in attesa dell'incriminazione di Ariel, Pedro e Onil Castro: i tre sono stati interrogati e a carico loro ci sarebbero sufficienti indizi. Anzi, piu' che indizi si tratta di orrori. Nella perquisizione effettuata dagli agenti nell'abitazione non sono stati trovati resti umani, come poteva far pensare la terra rimossa avvistata nel giardino posteriore, ma e' venuta fuori la scena di un crimine efferato portato a termine con strumenti di tortura: "Abbiamo conferma che le ragazze erano legate, e che nell'atrio c'erano corde e catene", ha spiegato Michael McGrath, capo della polizia della citta' dell'Ohio, intervistato dal network televisivo 'Nbc'. Nella casa di Seymor Avenue vi furono almeno cinque gravidanze, tre delle quali non sono state portate a termine a causa della malnutrizione della mamma. L'unica bimba superstite sembrerebbe essere la figlia di Amanda Berry, di sei anni, definita dalla mamma "il suo regalo di Natale", riferendosi al giorno della sua nascita. Secondo altre indiscrezioni, pervenute alla tv locale WKYC, le tre ragazze venivano malmenate fino ad abortire, ogni volta che restavano incinta. Crescono gli interrogativi sulla gestione del caso da parte della polizia locale: si e' saputo infatti che gli agenti arrivarono in due occasioni fino all'abitazione ma non si accorsero di nulla. Una prima volta gli agenti furono chiamati proprio da Ariel Castro per una lite in strada. Qualche anno piu' tardi, nel 2004, gli agenti federali tornarono nuovamente a bussare alla porta di Castro (che ha lavorato come autista di scuolabus a Cleveland fino allo scorso anno): erano gli uomini del Child Protective Services, in sostanza i servizi sociali, che volevano interrogare Castro per aver inavvertitamente lasciato un bambino sul pulmino, al termine del suo giro. Ma non lo trovarono in casa, non tornarono mai piu' e l'episodio fu archiviato. Ma ci sarebbero state altre denunce inquietanti dei vicini (per esempio, di una o piu' donne nude viste girare carponi nel giardino), che sarebbero cadute nel vuoto. "In un primo momento pensammo fosse divertente, poi ci sembro' strano e cosi' chiamammo la polizia. Ma hanno pensato che stessimo giocando, scherzando e non ci credettero", ha raccontato alla Cnn una vicina, Nina Samoylicz. Il sindaco ha pero' smentito che le autorita' trascurarono o non diedero alcuna risposta alla denuncia dei strani movimenti che avvenivano nella modesta casetta a due piani. Il sindaco, in base alla ricerca sul database cittadino, ha detto di non aver trovato alcuna segnalazione sulla casa in questione. "Non abbiamo alcuna traccia di un vicino, un passante, un testimone che abbia chiamato per dare informazioni di qualsiasi tipo riguardo le attivita' che si svolgevano nella casa. Israele Lugo, un vicino, ha raccontato che egli chiamo' la polizia, nel novembre 2011, perche' sua sorella aveva visto una ragazza che teneva in braccio un bambino e piangeva chiedendo aiuto; secondo Lugo la polizia arrivo', busso' alla porta alcune volte e poi se ne ando' perche' nessuno aveva risposto. Gli agenti dell'Fbi hanno aperto un'inchiesta per accertare se con loro abbia condiviso la detenzione una quarta ragazza che manca all'appello dal luglio 2007: lo ha dichiarato al quotidiano 'Cleveland Plain Dealer' un portavoce dell'agenzia investigativa federale Usa. Si tratta di Ashley Summers, svanita nel luglio 2007 quando aveva 14 anni, quindi piu' di recente rispetto a Michelle Knight, Amanda Berry e Gina DeJesus, sparite rispettivamente nel 2002, nel 2003 e nel 2004. Le ultime tracce conosciute di Ashley conducono alla stessa zona dove a suo tempo si persero quelle delle altre tre. Tutte e quattro, inoltre, in origine risiedevano nella parte occidentale di Cleveland, e gli inquirenti ipotizzano che tra le vicende possa esservi piu' di un collegamento. Gia' nel 2009 lo stesso Fbi escluse che Ashley si fosse allontanata da casa di propria volonta'. Una settimana dopo la scomparsa dell'adolescente, la famiglia ricevette una misteriosa telefonata in cui si alludeva a lei. La nonna e' inoltre convinta di averla scorta, nel novembre dello stesso anno, a bordo di un'auto in transito: l'avrebbe riconosciuta malgrado avesse i capelli tinti. Se c'e' un profilo letterario al quale si puo' ricondurre la figura di Ariel Castro, e' quello del dottor Jekill che si tramutava in Mr Hide. Il 52enne ex conducente di scuolabus di origini portoricane aveva partecipato a una veglia di preghiera, organizzata dalla famiglia di Gina DeJesus in occasione del nono anniversario della scomparsa della ragazza, una delle sue tre prigioniere: lo ha raccontato a polizia e Fbi un vicino di casa, Anthony Quiros, 24 anni, che conosceva Castro fin dall'infanzia. "Venne anche lui alla cerimonia, e si comporto' come se non ci fosse proprio nulla di strano", ha riferito. Il presunto aguzzino perse il lavoro all'inizio del novembre scorso, dopo aver violato il regolamento scolastico per la quarta volta, ed essere incorso nell'ennesimo procedimento disciplinare. Sua figlia Emily sta scontando una condanna a 25 anni di carcere per aver cercato di tagliare la gola alla propria figlia undicenne. A riportare il sorriso anche tra gli investigatori ci ha pensato Jocelyn, figlia di Amanda e nata in cattivita'."Sta alla grande, sembra felice, in salute e ha mangiato un ghiacciolo la scorsa notte", ha raccontato il vice capo della polizia di Cleveland, Ed Tomba. "Vedere la madre sorridere l'ha fatta sorridere", ha aggiunto. Secondo il portavoce dell'Fbi, Vichi Anderson, Jocelyn negli anni in cui era segregata e' stata 'scolarizzata' in casa dalla madre; un esame del Dna stabilira' a breve chi e' suo padre. Amanda, intanto, e' tornata a casa, attesa da giornalisti, televisioni e una folla di curiosi eccetto la madre, morta di crepacuore tre anni dopo la sua scomparsa. E altrettanto si apprestano a fare Gina e Michelle.





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