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Il Gran Premio di Bari raccontato in un libro

Una immagine del Gran Premio di Bari. (foto) ndr.

di Nicola Zuccaro

BARI, 4 Apr. -  " In questo libro c'è stato il lavoro di tante persone fra cui i componenti della Famiglia Amati. Realizzarlo sino a qualche anno fa era una follia". E' riassunta in questa personale testimonianza dell'autore, Michele Perla, la prima dichiarazione pubblica resa in occasione della presentazione della sua fatica editoriale dal titolo il Gran Premio di Bari 1947 - 1956. Edito dall'Automotoclub storico italiano meglio noto con l'acronimo ASI contiene foto e documenti donati anche da privati cittadini che seguirono le 9 edizioni che resero celebre Bari nell'automobilismo mondiale. Suddiviso in tre parti tematiche ( auto, piloti e classifiche delle competizioni per cilindrata che animarono le 9 edizioni) il libro è arricchito dalle raccolte delle prime pagine dei giornali che assieme alle emittenti radiofoniche brasiliane e argentine unitamente alla nascente Televisione Italiana (1954) dedicarono un considerevole spazio all'evento. Non mancano i raccolti di annedoti ad ogni fine capitolo fra cui la richiesta inoltrata dal Prefetto di Bari a Roma per la presenza, nelle edizioni del 1947 e nel 1948, di personalità istituzionali e ai Commercianti Baresi per sostenere economicamente la manifestazione. L'idea di un Gran Premio a Bari nacque nell'Ottobre del 1946 in casa di Francesco Chieco che oltre a Sindaco di Bari ricoprì il ruolo di Presidente dell'Automobil Club barese. Fu l'inizio per la rinascita di una Città che voleva voltar pagina dopo la dolorosa parentesi bellica. Una visione sempre più attuale alla luce del difficile momento socio-economico che Bari vive e per il quale si vorrebbe rivivere pur con la rievocazione storica - come auspica Michele Perla - l'atmosfera di quel tempo scandito dal rombo dei motori.





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