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Legge elettorale. Giachetti manda in tilt la maggioranza

L' On. Roberto Giachetti. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 29 MAG. - Si inasprisce lo scontro alla Camera sulla mozione del deputato Pd Roberto Giachetti, che propone il ritorno al Mattarellum. La mozione e' stata firmata da un centinaio di parlamentari e sulla proposta potrebbero convergere sia Sel che il Movimento 5 Stelle. I vertici del gruppo del Pd, pero', stanno invitando coloro che hanno apposto la propria firma a ritirarla. Durissima con il suo compagno di partito e' Anna Finocchiaro, presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato, che definisce la mozione "prepotente". "La mozione - scrive Finocchiaro - e' stata presentata in maniera intempestiva. Deve essere chiara una cosa: non possiamo non trovare una soluzione che ci trovi tutti d'accordo e non possiamo mettere a repentaglio il percorso delle riforme con atti di prepotenza". Roberto Giachetti, sostenuto dai deputati 'renziani', mette in guardia dal rischio che qualcuno cerchi pretesti per mettere in difficolta' il governo: "La mozione - sostiene Giachetti - firmata da 100 deputati che indicano nel ritorno al Mattarellum la norma di salvaguardia in caso di voto anticipato e' perfettamente in linea con quanto affermato nei giorni scorsi dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, e, ancora ieri, dal ministro delle Riforme, Gaetano Quagliariello". Il vicepresidente Pd della Camera rileva che "entrambi hanno sostenuto che di questo tema se ne sarebbe dovuto occupare liberamente il Parlamento. Infatti - rimarca - la nostra mozione non impegna il governo, bensi' la Camera e i suoi organi". Giachetti rileva ancora che "per prassi, oltre che per logica, il governo dovrebbe semplicemente rimettersi all'Aula". "Ho la sensazione che bisogna cercare tra chi spinge affinche' il governo esprima un parere contrario - conclude - i responsabili del tentativo di creargli guai, dai quali potrebbe e dovrebbe stare, anche formalmente, fuori". "Ogni iniziativa che crea confusione mette a rischio il governo", avverte invece iIl vicepresidente Pdl del Senato, Maurizio Gasparri. "E' tempo di riforme - ha aggiunto Gasparri - si deve ripartire dal presidenzialismo: mettere prima la legge elettorale e' un errore".





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