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Letta. 'Giù tasse per neoassunti e nuova legge elettorale'

Il Presidente Enrico Letta. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 6 MAG. (AGI) - La sfida di Silvio Berlusconi arriva dagli schermi di Rete4: "Subito l'abrograzione dell'Imu altrimenti il Pdl toglie la fiducia al governo". La risposta del Presidente del Consiglio e' chiara, e giunge a stretto giro dallo studio di Fabio fazio, su Rai Tre: "L'Imu non e' una cosa di Berlusconi, il suo superamento faceva parte dei programmi di tutti e tre i partiti che sostengono il governo. Il Pd aveva il superamento come uno dei piani essenziali. Si va in quella direzione, ma i particolari sono da discutere". Ma nel corso dell'intervista a Che Tempo Che Fa, Enrico Letta affronta uno a uno i principali problemi che affliggono la maggioranza di governo: dal lavoro ai conti pubblici, dallo "ius soli" alla legge elettorale. E alla fine del suo intervento annuncia: "Se ci saranno tagli a cultura e ricerca mi dimettero'". Una chiosa che, tuttavia, non fa passare in secondo piano la 'gimcana' del premier fra gli argomenti che stanno mettendo alla prova la sua maggioranza. L'Imu e' una priorita' che sara' oggetto di un provvedimento di urgenza - ha spiegato il premier - come il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga: "l'intervento sulla cassa integrazione e' fondamentale, non e' possibile interrompere la speranza. Il governo non deve mettere le toppe, che a volte sono peggio del buco. Il governo non deve solo intervenire, deve riformare, anche nel campo degli ammortizzatori sociali. Serve una riforma della cassa integrazione per allargarla e fare in modo che chi esce dal mondo del lavoro vi rientri piu' qualificato. Questa e', tra l'altro, la missione del ministro del Welfare Giovannini". Ma la priorita numero uno dell'esecutivo rimane il lavoro e la disoccupazione: "Mi battero' in Italia e in Europa per abbassare le tasse sul lavoro per i neoassunti", ha promesso Letta: "Ci sono diverse misure concrete su cui stiamo lavorando i puo' anticipare il piano europeo previsto per l'anno prossimo. Altro tema e' questo della staffetta generazionale, vediamo se si crea un meccanismo per cui invece di andare seccamente in pensione si prevede una uscita graduale accompagnato da un ingresso graduale per chi entra nel mercato del lavoro". Il passaggio sul tema dello Ius Soli, sollevato dal ministro Cecile Kyenge con strascichi polemici del Pdl, ha visto Enrico Letta richiamare tutti al confronto su quei temi che non sono citati nel discorso programmatico: "Sara' difficile, non prometto miracoli a nessuno, sono consapevole delle difficolta'. Il tema della cittadinanza mi sta a cuore, ma so che per le materie fuori dal discorso che ha avuto la fiducia servono discussioni, e non e' scontato che ci siano intese. Io ci mettero' del mio meglio, dovremo vedere se ci sono le possibilita' di fare delle intese". Infine un passaggo sul futuro del Partito democratico: "Serve un congresso fondativo in cui centinaia, migliaia di iscritti decideranno il progetto per le prossime elezioni e se sara' scelto bene il Pd sara' vincente". Per Letta, "l'assemblea di mille persone (convocata sabato prossimo, ndr) non decide la linea, si decide un segretario e si convoca il congresso per dare a iscritti e militanti l'occasione per indicare la rotta del Pd che per me resta un'idea vincente di unire le differenze".





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