Calcio. Prandelli, con Repubblica Ceca gara delicata
Cesare Prandelli. (foto) ndr. |
di Redazione
FIRENZE, 4 GIU. (ASCA) - ''Quando pensi al Brasile cominci a sognare, invece noi dobbiamo rimanere concentrati e pensare solo a Praga'': Cesare Prandelli ripete, senza stancarsi, lo stesso concetto espresso prima dell'amichevole con San Marino. Piove a Firenze, Praga e' alluvionata. La tentazione di pensare alla Confederation Cup, al Brasile e al sole e' forte, ma quella con la Repubblica Ceca e' forse la partita piu' delicata di un'intera stagione, un'occasione ghiotta per staccare in anticipo il pass per i Mondiali del 2014''. Lo ha detto Cesare Prandelli, Ct della Nazionale, in conferenza stampa a Coverciano.
L'Italia arriva alla sfida sulla scia della bella prestazione di Bologna e delle positive indicazioni colte dal citti' nel corso del raduno. Per il Brasile partiranno in ventitre', ma Prandelli avverte: ''Il gruppo degli esclusi non sara' ne' tagliato ne' bruciato, avremo modo di seguire questi ragazzi. Essere qui a Coverciano, per loro, non ha rappresentato solo un premio, ma anche un modo per mettere in mostra le qualita'. Si e' trattato di una bella occasione, sono soddisfatto di tutti''.
L'idea, confermata, e' quella di non cedere nemmeno alla tentazione di esperimenti tattici, anche se l'elasticita' di modulo appare sempre piu' una necessita' del calcio attuale.
''Prepareremo la gara di venerdi' - analizza il tecnico - anche e soprattutto con quattro centrocampisti. Il 4-3-3 e' intrigante, offre la possibilita' di avere l'ampiezza del campo.
Sono dell'idea che anche la Nazionale deve arrivare con il lavoro ad assomigliare a una squadra di club, una squadra pronta per giocare con 2-3 moduli. Nel calcio moderno o hai la possibilita' di essere sempre grande o la capacita' di cambiare modulo''.
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