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Camusso al governo, "Solo annunci, no aumento Iva"

Susanna Camusso. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 21 GIU. (AGI) - Dal governo arrivano "molti annuncie la sensazione e' che i dossier si moltiplichino, che non si decida sui singoli capitoli". Lo ha affermato il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, intervenendo a 'Nove in punto ' su Radio24. "Credo che in parte la ragione sia - ha aggiunto - che il governo precedente ha lasciato dietro di se' un infinito numero di compiti di traduzione dei tanti decreti fatti da un lato ma dall'altro le incertezze di non aver deciso qual e' il punto vero su cui concentrarsi". Quanto al dibattito su Imu e Iva, ha aggiunto Camusso, "mi pare la dimostrazione che si continua restare dentro gli echi della campagna elettorale". L'aumento dell'Iva "diventa, anche dal punto di vista dell'impatto psicologico, una cosa importante. Cio' che non va bene e' l'idea che siccome bisogna intervenire su quello bisogna abolire anche la tassa sulla proprieta' della casa". Intanto l'Istat rende noto che gli Stipendi sono fermi a maggio. L'indice orario delle retribuzioni contrattuali e' rimasto invariato rispetto ad aprile, per un aumento tendenziale dell'1,4%. Complessivamente, nei primi cinque mesi del 2013, la retribuzione oraria media e' cresciuta dell'1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2012. A maggio l''inflazione e' risultata pari al'1,1% su base annua. ( Con riferimento ai principali macrosettori, a maggio le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell'1,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a maggio presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (5,8%); pubblici esercizi e alberghi (2,9%); legno carta e stampa e telecomunicazioni (2,5%). Si registrano, invece, variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione. CONTRATTI: ISTAT, 6,7 MILIONI DIPENDENTI IN ATTESA RINNOVO A maggio sono 6,7 milioni, di cui circa 2,9 milioninel pubblico impiego, i dipendenti in attesa di rinnovo di contratto. Lo rende noto l'Istat. I contratti in attesa di rinnovo sono 52 (di cui 15 appartenenti alla pubblica amministrazione). Alla fine di maggio la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo e' del 52,3% nel totale dell'economia e del 38,4% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto e' in media di 24,1 mesi per l'insieme degli occupati e di 11,2 mesi per quelli del settore privato. Tra i contratti monitorati dall'indagine ne risultano in vigore 22, come sintesi del recepimento di un accordo (lapidei) e della scadenza di due (pubblici esercizi e alberghi e pulizia locali). Alla fine del mese, i contratti in vigore regolano il trattamento economico di circa 6,1 milioni di dipendenti che rappresentano il 46,3% del monte retributivo complessivo. Nel settore privato l'incidenza e' pari al 63,5%, con quote differenziate per attivita' economica: la copertura e' totale nel settore agricolo, mentre e' del 67,6% nell'industria e del 58% nei servizi privati.





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