Spazio pubblicità disponibile

Ultim'Ora

Chirurgo italiano annuncia: "Tra due anni trapiantero' la testa"

Una equipe medica al lavoro. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 18 GIU. (AGI) - "Lo ribadisco e sottoscrivo. Tra un paio di anni saremo in grado di effettuare un trapianto di testa". Questo e' l'annuncio choc, in esclusiva sul nuovo numero di OGGI, in edicola da domani, del dottor Sergio Canavero, neurochirurgo di Torino. Lui e' il medico che gia' si era imposto all'attenzione della comunita' scientifica nel 2008: e' stato Canavero ad aver "risvegliato" una ventenne, in stato vegetativo permanente dal 2006 (a causa di un incidente stradale), grazie a un'"elettrostimolazione". Un successo unico al mondo che gli consenti' di riclassificare la paziente: da stato vegetativo permanente a stato minimamente conscio. Adesso la nuova, rivoluzionaria sfida, che Canavero ha condensato in un Progetto pubblicato su Surgical Neurology International, rivista scientifica di neurochirurgia on line. Canavero spiega come sia possibile ricostituire la continuita' del midollo spinale, il vero punto cruciale dell'impresa: speciali materiali chimici (chiamati fusogeni o sigillanti di membrana) sono in grado di ripristinare l'integrita' di una fibra nervosa tagliata, e le sperimentazioni in laboratorio condotte nel mondo dal 1999 a oggi ne indicano l'efficacia in tal senso. Il Progetto (chiamato da Canavero HEAVEN/GEMINI, ovvero Head Anastomosis Venture with Cord Fusion), indica la possibilita' di fondere due diversi tratti di midollo spinale, quello di un corpo donato col moncone nel collo del soggetto ricevente. Ma chi e', appunto, il donatore del corpo e il candidato ideale per riceverlo? "Il primo e' un individuo che ha purtroppo perso la vita per un trauma cranico puro, senza lesioni sostanziali a carico degli altri organi", spiega Canavero. "O chi ha subito un ictus fatale. Il ricevente, invece, puo' essere un malato affetto gravemente da una malattia neuromuscolare degenerativa. Ma anche un soggetto tetraplegico potrebbe candidarsi". Fin qui le argomentazioni tecnico-scientifiche. Ma il Progetto ovviamente e' destinato a scatenare polemiche roventi e accende un dibattito etico di proporzioni planetarie: perche' HEAVEN pone in pratica le basi per allungare la vita umana. "La societa' dovrebbe gia' cominciare a pensare al modo per regolamentare questa procedura", riflette Canavero, "prima che un intervento rivoluzionario, progettato per fornire una terapia radicale a malati profondamente sofferenti, diventi una pratica spregiudicata nelle mani di chirurghi senza scrupoli".





Nessun commento