Drago. «La criminalità a Foggia tiene sotto scacco l'economia»
Il tavolo tecnico interfoze. (foto) ndr. |
Pasquale Drago, Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, ha affermato che «La criminalità a Foggia tiene sotto scacco l'economia». Più che un monito, sembra un’affermazione che deve far riflettere le istituzioni, i cittadini, svegliare menti assopite e soprattutto formalizzare azioni che contrastino il dilagare del fenomeno violento che condanna a morte certa un intero territorio.
Il vertice sul tema della Pubblica Sicurezza si è reso necessario dalla dilagante escalation di episodi di criminalità diffusa. Attentati incendiari ai danni di attività commerciali, furti di auto e negli appartamenti, borseggi, rapine, violenze alla persona, agguati con armi a costruttori e imprenditori vari della provincia di Foggia, sono solo alcuni dei temi che hanno tenuto banco durante il vertice di stamani. Ultimi episodi che hanno determinato il vertice sono l’attentato al costruttore Ing. Arturo Zammarano e l’incendio del bar “Monte Bianco” nei pressi della stazione ferroviaria del capoluogo dauno. In prefettura erano presenti il Procuratore Aggiunto della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari, Pasquale Drago, il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Foggia, Giuseppe Murano e i rappresentanti delle forze dell'ordine; con loro anche alcune autorità politiche locali.
Un vertice a porte chiuse che per gli addetti ai lavori sarà il punto d’inizio per mettere ordine alla situazione in materia di sicurezza pubblica e tracciare linee guida e strategie di intervento.
«Credo che a Foggia la criminalità sta tenendo sotto scacco tutte le attività produttive, dalle quale riesce evidentemente a trarre risorse economiche – ha replicato Pasquale Drago- . E' necessario fare un duplice attività: incoraggiare gli imprenditori a denunciare le angherie subite e stroncare il fenomeno approfondendo i temi di indagine. Si tratta, certo, di un'attività che richiede l'acquisizione di prove consistenti da presentare in dibattimento; una attività che richiede necessariamente la collaborazione della popolazione». Pur essendo note alla DDA sole attività illecite che si svolgono in Capitanata, il fenomeno, specie quello delle estorsioni, risulta poco denunciato, come se vi fosse un muro di omertà che divide la legge da chi la viola. Ciò dev’essere abbattuto affinché la città possa riappropriarsi dell'economia e della serenità.
Nessun commento