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La bandiera europea. (foto) ndr. |
di Redazione
STRASBURGO, 13 GIU. - I deputati hanno espresso preoccupazione per l'uso sproporzionato ed eccessivo della forza da parte della polizia turca in reazione alle proteste pacifiche e legittime al Gezi Park di Istanbul. In una risoluzione votata giovedì, il Parlamento mette in guardia contro l'uso di misure severe contro i manifestanti pacifici e chiede al primo ministro Recep Tayyip Erdogan di adottare " una posizione unificante e conciliante".
I deputati chiedono che i responsabili delle azioni violente della polizia siano assicurati alla giustizia, i manifestanti pacifici arrestati rilasciati immediatamente e le vittime risarcite. Pur accogliendo con favore la risposta moderata alle proteste del presidente Abdullah Gül e le scuse del vice primo ministro Bulent Arinc, i deputati criticano la mancanza di volontà del governo turco e del premier Erdogan di compiere passi verso la riconciliazione, di scusarsi e di comprendere le ragioni di una parte della popolazione turca.
Società inclusiva
Per i deputati, i manifestanti sono sempre più preoccupati che le voci della loro minoranza non siano rappresentate nel paese e una parte della popolazione turca si dice insoddisfatta della recente regolamentazione dello stile di vita. Pertanto ricordano che in una democrazia pluralista e inclusiva la maggioranza ha la responsabilità di includere l'opposizione e la società civile nel processo decisionale.
L'organizzazione di manifestazioni legittime e pacifiche dimostra la vitalità della società civile turca, ma la Turchia, si legge nel testo approvato, deve migliorare ulteriormente le sue istituzioni democratiche, lo Stato di diritto e il rispetto delle libertà fondamentali.
Garantire libertà d'espressione e dei media
I deputati sono anche preoccupati per il deterioramento della libertà di stampa e per gli atti di censura e autocensura nei media turchi. I media turchi principali non hanno dato risalto alle manifestazioni e le autorità hanno arrestato utenti di Twitter. Il Parlamento sottolinea, citando l'alto numero di giornalisti in carcere e sotto processo, l'importanza di una stampa indipendente in una società democratica e il ruolo della magistratura nel garantire la libertà di stampa.
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