Giovani Medici (SIGM). Rilancio sulle affermazioni del Ministro Lorenzin in tema di fabbisogno di professionalità mediche
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Il logo del SIGM. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 21 GIU. - L’Associazione Italia Giovani Medici (S.I.G.M.) rilancia sulle recenti affermazioni rilasciate dal Ministro della Salute, che a margine del SANIT ha dichiarato: «Non è vero che in Italia ci sono troppi medici anzi, presto, potrebbero mancarci degli specialisti».
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I Giovani Medici (SIGM) ritengono utile aprire un dibattito sul tema della programmazione delle risorse umane nel Servizio Sanitario Nazionale poiché, se, da un lato, nel nostro Paese è possibile disporre del dato sul rapporto numerico tra numero di abitanti e medici, dall’altro, quello che non è ancora possibile ottenere in Italia, a differenza di altri paesi Europei, è la stima delle tipologie di professionalità specialistiche che dovranno essere disponibili per soddisfare le esigenze del SSN, che sono in continuo divenire.
Il SIGM ha attivato un interscambio di esperienze a livello internazionale per cercare di studiare e proporre in Italia modelli di analisi e programmazione delle risorse umane che possano supportare la riorganizzazione dei modelli assistenziali. L’opera svolta dal General Medical Council inglese in questo senso è paradigmatica e dovrebbe essere presa a modello.
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Ai giorni nostri, esauritisi gli effetti della “pletora medica”, si sta per assistere al rovescio della medaglia, ovvero al profilarsi della carenza di professionalità mediche a seguito della fuoriuscita dal sistema di chi va in quiescenza, con particolare riferimento ad alcune tipologie di medici, su tutti i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta. Più complesso è il settore della specialistica: Sono questi alcuni degli interrogativi che si pone il SIGM.
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