La Concordia sara' 'in piedi' a fine estate, trasferita nel 2014
Manovre per il recupero della Concordia. (foto) nde. |
di Redazione
FIRENZE, 25 GIU. (AGI) - La nave Costa Concordia, sara' raddrizzata alla fine di questa estate, mentre la definitiva partenza e' prevista nella primavera 2014. E' stato lo stesso commissario straordinario al recupero Franco Gabrielli, insieme al sindaco Franco Ortelli, al presidente dell'Osservatorio Maria Sargentini per la Regione Toscana, ai manager di Costa, a illustrare il nuovo scenario. Lo rende noto un comunicato della Regione Toscana. L'aggiornamento del progetto di rimozione del relitto sara' ora sottoposto ora all'esame dell'Osservatorio sul recupero della nave per la definitiva approvazione.
Gabrielli - si legge sempre nella nota della Regione Toscana - ha sottolineato che il raddrizzamento del relitto permettera' di verificare la condizione del lato ancora sommerso dopo i mesi trascorsi appoggiato sul fondo roccioso, e gli eventuali aggiustamenti che risulteranno necessari per la messa in opera dei cassoni di galleggiamento in vista del rigalleggiamento funzionale al successivo trasporto. Questi tempi consentiranno inoltre di non interferire con le attivita' turistiche della stagione turistica in corso per l'attuazione in sicurezza delle operazioni necessarie sia per l'ambiente (con particolare riferimento alle acque interne al relitto) che per chi opera nel cantiere. Per il commissario straordinario si sta rispondendo agli impegni assunti dopo la tragedia e la necessita' di rispondere a quanto accaduto riportando la situazione a prima del disastro: rispetto per l'ambiente, rispetto della situazione socio-economica, nessun sezionamento il loco della scafo. "Il mio compito si ferma alla rimessa a galla della Concordia - ha concluso - ad altri spettera' la decisione del luogo di smaltimento". Maria Sargentini ha invece sottolineato la regolarita' delle pratiche a tutela dell'ambiente condotte fin qui dall'Osservatorio in aperta collaborazione con Costa e Titan-Micoperi, che consentira' di proseguire il lavoro sulla tutela delle acque interne ed esterne nonche' dell'ambiente in generale, ma anche sulla sicurezza del cantiere cosi' come e' stato fatto ad oggi.
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