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Cinema. 'La Grande Bellezza' - ovvero 'La grande beffa di Cannes'

Tony Servillo. (foto) ndr.

di Cosimo Imbimbo 

BARI, 5 GIU. - Tutti si aspettavano la consacrazione di Sorrentino a Cannes purtroppo solo in parte si è realizzata nel segno delle acclamazioni ufficiali, comunque ben altre soddisfazioni di critica e pubblico sono giunte aspettatamente questo stupendo film. Uscito nelle sale italiane lo scorso martedì in contemporanea con la presentazione di Cannes, il capolavoro di Paolo Sorrentino, prodotto da Indigo Film in collaborazione con Medusa Film che lo distribuisce in 430 sale, ha incassato e superato i 3 milioni di euro. Per cui una soddisfazione ben oltre ogni aspettativa. La Grande Bellezza è un buon film: è strutturato praticamente senza una sceneggiatura preconfezionata, come suggerisce implicitamente la citazione di Céline all’inizio ed è un lungo (forse troppo lungo) viaggio al termine della grottesca notte romana di un giornalista, vivace e frizzante, un tempo scrittore di successo, ad un tempo adoratore dei riti mondani della capitale, e complessi meccanismi di una borghesia smaniosa ed appariscente sempre alla conquista di un universo evanescente e conviviale. Quindi il film è tutto un percorrere di quadri di insieme, con le consuete intuizioni visive brillanti (veramente ispirate a Fellini) ed una costante tensione contemporaneamente romantica e barocca a riflettere su se stessi, sul senso dell’esporre la bellezza di queste riprese che, perciò, si alternano ad un corpo grottesco, una specie di immagine oscena a cui Sorrentino è profondamente legato. La nobilitazione era passata dal 65enne Jep Gambardella, cinico e disincantato reporter napoletano, un romanzo all'attivo (L'apparato umano) e una vita a Roma, dove si e' tuffato nella mondanita' tanto da diventare ''il re dei mondani''. ''Jep, non riuscendo a fare al pari di Flaubert, il grande romanzo sul niente ha continuato a scrivere vivendo''. Servillo dixit. Che dire del grande, a detta di tanta critica prestigiosa il più importante attore Italiano del momento Tony Servillo che agilmente e soavemente si muove tra dame dell’alta società, parvenu, politici, criminali d’alto bordo, giornalisti, attori, nobili decaduti, alti prelati, artisti e intellettuali veri o presunti che tessono trame di rapporti inconsistenti, fagocitati in una babilonia disperata che si agita nei palazzi antichi, le ville sterminate, le terrazze più belle della città. Ci sono dentro tutti e il nostro protagonista è straordinariamente unico. Accanto a Toni Servillo, ancora una volta protagonista con Sorrentino, un cast straordinario: Carlo Verdone, Sabrina Ferilli, Carlo Buccirosso, Iaia Forte, Pamela Villoresi, Galatea Ranzi, Anna Della Rosa, Giovanna Vignola, Roberto Herlitzka, Massimo De Francovich, Giusi Merli, Giorgio Pasotti, Massimo Popolizio, Isabella Ferrari, Franco Graziosi, Sonia Gessner, Luca Marinelli, Dario Cantarelli, Ivan Franek, Anita Kravos, Luciano Virgilio, Vernon Dobtcheff, Serena Grandi, Lillo Petrolo. Cosa sia ‘la grande bellezza’ lo spiega il regista del film: "E’ la bellezza della vita atemporale, non solo di Roma ovviamente. Oserei dire che è anche la bellezza della fatica del vivere stesso”. Si tratta di un film, prosegue Sorrentino, che girato dieci anni fa “sarebbe stato identico, perché non calca la crisi del momento, interrogandosi prevalentemente sui sentimenti/dinamiche degli esseri umani che appartengono all’universalità spazio-temporale. Anche il problema delle occasioni mancate esisteva dieci anni fa”. Una soffice nuvola che racchiude tutta la fatica della vita, travestita da capzioso, distratto divertimento. Un’atonia morale da far venire le vertigini. E lì dietro, Roma, in estate. Bellissima e indifferente. "Come una diva morta". Ma La Grande Bellezza è un film che merita e lo dimostra, oltre ai lusinghieri commenti della critica, anche il grande successo che in questi giorni la pellicola sta riscontrando al botteghino che in tempi di crisi non guasta mai, dove risulta secondo in Italia una pellicola da gustare dal primo all'ultimo secondo. Buona visione.





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