La protesta incendia il Brasile Un morto nelle manifestazioni
La protesta in Brasile. (foto) ndr. |
di Redazione
BRASILIA, 21 GIU. - San Paolo, Rio de Janeiro, Brasilia, ma non solo il Brasile vede le piu' grandi manifestazioni di piazza in venti anni: almeno un milione di persone ha sfilato in corteo in un centinaio di citta' protestando per il miglioramento dei servizi pubblici e contro gli alti costi della Confederations Cup. A Ribeirao Preto uno dei manifestanti e' stato investito e ucciso da un motociclista.
Il presidente del gigante latinoamericano, Dilma Roussef, ha convocato d'urgenza un vertice del governo. Nel pomeriggio migliaia di manifestanti, in gran parte studenti, erano tornati a protestare nelle strade di San Salvador de Bahia, terza citta' del Paese. La folla si e' concentrata intorno allo stadio 'Campo Grande', dove di li' a poco si sarebbe giocata la partita Uruguay-Nigeria per la Confederations' Cup, i cui enormi costi di allestimento hanno contribuito a esasperare ulteriormente la furia popolare.
Malgrado l'atmosfera prevalentemente festosa, drappelli di contestatori hanno bersagliato con pietre e bottiglie gli agenti in assetto anti-sommossa schierati a protezione dell'impianto sportivo: la polizia ha risposto con un fitto lancio di lacrimogeni e ripetute cariche.
Il Partito dei Lavoratori facente capo a Rousseff, e al predecessore Luiz Inacio 'Lula' da Silva, ha esortato nel frattempo i militanti ad appoggiare le proteste, ma a titolo precauzionale la stessa Rousseff ha deciso di rinviare a data da destinarsi la prevista visita ufficiale in Giappone, dove si sarebbe dovuta recare dal 26 al 28 giugno prossimi.
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