Los Roques, trovato l'aereo fantasma svanito con 8 italiani nel 2008
I sub pronti al lancio dall'elicottero. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 20 GIU. - E' stato localizzato a nove chilometri dall'arcipelago venezuelano di Los Roques il relitto dell'aereo caduto in mare nel 2008 con a bordo otto italiani. Con il ritrovamento si torna a sperare di poter individuare l'altro velivolo su cui viaggiavano quattro italiani tra cui Vittorio Missoni, il figlio dello stilista, scomparso per un'incredibile coincidenza esattamente cinque anni dopo, sempre nelle acque attorno a Los Roques.
L'aereo, un bimotore turboelica L410, era sparito il 4 gennaio 2008, quando stava per atterrare nell'arcipelago dopo mezz'ora di volo da Caracas. A bordo c'erano in tutto 14 persone. Le ricerche partirono subito e durarono per mesi ma non furono mai trovati neanche i corpi dei passeggeri, a esclusione di quello del co-pilota venezuelano, recuperato in alto mare qualche giorno piu' tardi. Poco prima che il velivolo scomparisse dai radar, il pilota aveva segnalato un guasto ai motori. A bordo si trovavano una famiglia della provincia di Treviso, Paolo Durante, la moglie Bruna e le due figlie Emma e Sofia, di otto e sei anni; una coppia romana, Stefano Fragione e Fabiola Napoli; e due amiche bolognesi, Annalisa Montanari e Rita Calanni Rindina. Oltre al pilota e co-pilota, vi erano altri quattro passeggeri: tre donne venezuelane e uno svizzero. All'indomani della tragedia, la mancanza assoluta di indizi fece fiorire le voci piu' disparate, tra cui anche quella che il velivolo non fosse precipitato ma dirottato da un gruppo di narcotrafficanti colombiani. Il mistero e' stato risolto grazie a una nave oceanografica statunitense, la SeaScout, dotata di sofisticate apparecchiature per i rilevamenti marini, che ha scandagliato i mari intorno all'arcipelago. Il ministro dell'Interno venezuelano, Miguel Rodriguez Torres, ha gia' fatto sapere che consegnera' le foto del relitto e le coordinate precise per permettere il recupero. La localizzazione dell'aereo "e' una buona notizia" perche' potra' fornire elementi per "far luce" sulle cause dell'incidente. Ma allo stesso tempo, "riapre una piaga che si vorrebbe tenere definitivamente chiusa", ha commentato Giancarlo Naldi, zio da parte materna di Annalisa Montanari, una delle due bolognesi disperse a bordo del velivolo.
Ora torna la speranza anche di ritrovare l'aereo, che si presume precipiatato, con a bordo l'erede dell'impero Missoni.
Anche quello -che aveva a bordo, oltre a Vittorio Missoni, la sua compagna e una coppia di amici- era un piccolo bimotore britannico Norman BN2, di cui si sono perse le tracce sei mesi fa, il 4 gennaio, mentre sorvolava le acque dell'arcipelago venezuelano.
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