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Puglia. Losappio (Sel), no alla privatizzazione dell'acquedotto pugliese

Michele Losappio. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 5 GIU. (ASCA) - ''Non c'e' alcuno spazio di aperture ai privati per l'acquedotto pugliese, come dimostra anche l'esito dei referendum sui beni comuni la cui importanza valoriale e' stata recepita dalla coalizione che si e' presentata agli elettori nelle politiche e che non a caso si chiamava Italia, bene comune''. E' quanto ha dichiarato il Presidente del Gruppo consiliare Sel, Michele Losappio in merito alle voci di privatizzazione del piu' grande acquedetto d'Europa, per l'appunto quello pugliese. Losappio ha precisato che ''la privatizzazione di AQP contrasta con il programma della coalizione del centrosinistra che ha vinto con Vendola le elezioni del 2010 e che ha proseguito il suo cammino con una legge regionale predisposta dall'ex Assessore Amati, sostenuta e votata da tutto il centrosinistra, finalizzata a trasformare lo stesso acquedotto in Ente Pubblico''. Nonostante l'intervento della Corte costituzionale sulle prerogative statali, prosegue Losappio, ''nulla toglie alla volonta' politica e programmatica della coalizione di operare in senso opposto alla privatizzazione e questo non per scelta ideologica ma per un'equilibrata valutazione sulla strategicita' dell'acqua e della sua rete di distribuzione, l'Acquedotto piu' grande d'Europa''.





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