Berlusconi. 7 anni e interdetto a vita da pubblici uffici
Silvio Berlusconi. (foto) ndr. |
di Redazione
MILANO, 24 GIU. - L'epilogo del processo Ruby scavalca i presagi piu' cupi di Silvio Berlusconi e le aspettative piu' rosee della Procura. Sull'ex premier si abbatte una condanna a sette anni di carcere e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici che rincara la pena di sei anni proposta dai pm Antonio Sangermano e Ilda Boccassini e modifica, aggravandole, le sue responsabilita'. "E' un assalto alla diligenza, faremo appello", la reazione immediata di Niccolo' Ghedini e Piero Longo.
Dai giudici vengono inoltre ipotizzate 32 false testimonianze, molte delle quali rese dalle 'olgettine' e da esponenti dell'entourage di Berlusconi che lo hanno difeso parlando di "cene eleganti" senza risvolti erotici. Dopo otto ore di camera di consiglio, alle 17,21, il presidente del collegio Giulia Turri, affiancato dai giudici Orsola De Cristofaro e Carmen D'Elia, sancisce con voce ferma la colpevolezza di Berlusconi per entrambi i capi di imputazione, concussione e prostituzione minorile. Per il Tribunale e' stato dimostrato che Berlusconi ebbe rapporti intimi a pagamento con Ruby, sapendo che era minorenne, tra il febbraio e il maggio 2010 e che la notte tra il 27 e il 28 maggio di quell'anno intervenne illecitamente sul capo di gabinetto della Questura di Milano, Piero Ostuni, per ottenere che la ragazza venisse rilasciata e affidata a Nicole Minetti.
I giudici vanno oltre la richiesta della Procura perche' scelgono di contestare al leader del Pdl, diversamente da quanto fatto dai Pm, la 'vecchia' concussione per costrizione, con pena massima di sette anni, e non la 'nuova' per induzione, punita con sanzioni piu' lievi e che prevede la 'complicita'' delle vittime. Escono cosi' dal 'dedalo' interpretativo della legge introdotta dal Governo Monti e sostengono che i poliziotti ai quali l'allora capo del Governo telefono' in Questura erano vittime e non 'complici'. Resta da spiegare, e questo i giudici lo dovranno fare nelle motivazioni attese entro 90 giorni, come mai la giovane commissaria Giorgia Iafrate, che affido' la ragazza a Nicole Minetti, sia stata inizialmente vittima e poi 'complice', testimoniando il falso in aula per difendere Berlusconi. Accusa ipotizzata oggi dal Tribunale che ha chiesto di trasmettere il verbale della sua deposizione alla Procura per le "opportune valutazioni".
La poliziotta, che si scontro' con la Boccassini negando di avere subito pressioni dall'imputato, e' nella folta compagnia dei falsi testimoni ipotizzati dal collegio. Ci sono, tra gli altri, il viceministro degli Esteri Bruno Archi, il gia' consigliere per le relazioni estere Valentino Valentini, il cantante Mariano Apicella, l'eurodeputata Licia Ronzulli, il giornalista Carlo Rossella, la deputata Pdl Maria Rosaria Rossi, e tante ragazze ospiti alle serate, tra cui le gemelle De Vivo e Ferrera, Barbara Faggioli, Francesca Cipriani, Michelle Conceicao. Tutti avevano riferito di cene dove si mangiava, ballava e chiacchierava tra amici, con atmosfere caste lontane anni luce dalle "orge bacchiche" descritte dai pm. Molte delle ragazze, aveva sostenuto la Procura, hanno mentito perche' "a libro paga" di Berlusconi dal quale ricevono 2500-300 euro al mese da lui giustificati come risarcimento per l'onta del processo. Le indagini difensive evidentemente ritenute non 'cristalline' condotte da Luca Giuliante sono costate al primo legale di Ruby una segnalazione all'Ordine degli Avvocati. Due le grandi assenti alla scena finale di un processo lungo oltre 50 udienze e durato piu' di due anni: Ruby e Ilda Boccassini. La prima si troverebbe in Messico per una vacanza familiare, mentre la pm non ha assistito al suo 'trionfo' perche' ufficialmente in ferie. Per l'occasione a fianco di Sangermano e' spuntato il procuratore capo Edmondo Bruti Liberati, a voler sottolineare l'impersonalita'' dell'ufficio della Procura nell'accusa. Forse anche le lettere di minacce con proiettili arrivate alla Boccassini nelle settimane scorse riferite a questa inchiesta le hanno suggerito un 'basso profilo' nella giornata clou.
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