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Scandalo calcio. La finanza "setaccia" 41 club, nei guai la serie A

Il calcio Serie A. (foto) ndr.

di Redazione

NAPOLI, 25 GIU. (AGI) - Svolta nell'inchiesta della procura di Napoli su irregolarita' nella gestione dei contratti di calciatori e reati fiscali commessi da societa' di calcio. Il pool di magistrati coordinato dall'aggiunto Giovanni Melillo ha delegato alla Guardia di finanza l'acquisizione di documenti nelle sedi di 41 club: 18 di serie A tra cui Milan, Inter, Juve, Napoli (in questo caso interessata anche la sede della Filmauro), Roma, e Lazio; 11 di serie B, tra cui Bari, Crotone, Spezia e Ternana; 2 radiate da Federcalcio, Piacenza e Triestina; 8 di Lega pro in prima e seconda divisione, tra cui Albinoleffe e Mantova; il Foggia (terza categoria) e il Cosenza (serie D). Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere, evasione fiscale internazionale, fatture false e riciclaggio. I procuratori coinvolti sono 12, tra cui Alessandro Moggi e Alejandro Mazzoni, e 55 i giocatori nel mirino dei pm. Proprio la contrattualizzazione dei giocatori e le modalita' di trasferimento da una societa' all'altra, sotto forma anche di prestito, per i magistrati hanno creato plusvalenze e fatto lievitare ingaggi in maniera sospetta. Molti i nomi eccellenti. L'indagine e' partita con perquisizioni a Castelvolturno e nella sede Filmauro per il Calcio Napoli nel 2012, con il contratto di Ezequiel Lavezzi, ora in forza al Paris Saint German, sotto la lente di ingrandimento. Ora i contratti valutati dai magistrati vanno da quello di Adrian Mutu, a quelli di Giuseppe Sculli, Emanuele Calajo', Antonio Nocerino, Ciro Immobile, Ignacio Fideleff, Massimo Oddo, Nicola Lagrottaglie. In una nota, la procura specifica che l'acquisizione documentale serve a comprendere le modalita' di trasferimento dei calciatori da una societa' all'altra, le attivita' di intermediazione dei procuratori, i contratti e le operazioni di compravendita e rinnovo contrattuale, per completare il quadro dei rapporti professionali tra alcuni calciatori e le societa' sportive. Il sospetto e' che i club abbiano messo in piedi, complici i procuratori, meccanismi di aggiramento delle regole di tassazione dei contratti per ogni operazione di trasferimento di tesserati della Figc, magari con lo 'scouting', la ricerca cioe' di nuovi talenti. Accertamenti sono in corso anche per il trattamento fiscale applicato ai rapporti di lavoro di numerosi calciatori, anche per i cosiddetti fringe benefit, la gestione dei diritti d'immagine e televisivi.





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