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Turchia. Migliaia a piazza Taksim, continua la sfida a Erdogan

Piazza Taksim in Turchia. (foto) ndr.

di Redazione

ISTANBUL, 8 GIU. (AGI) - Ignorando l'appello del premier Recep Tayyip Erdogan a fermare la protesta, migliaia di turchi oggi sono di nuovo scesi in strada: dalla prima mattina, i manifestanti hanno cominciato ad arrivare nella piazza Taksim di Istanbul con cibo e coperte, pronti a fermarsi per il fine settimana. Nuove proteste sono attese anche nella capitale Ankara, in quello che ormai e' il nono giorno della 'primavera sul Bosforo'. La notte invece e' trascorsa tranquilla, con scontri isolati solo in un sobborgo della periferia europea di Istanbul, Sultangazi, dove la polizia ha usato i gas lacrimogeni e gli idranti contro i manifestanti che avevano lanciato fuochi d'artificio e ordigni rudimentali all'indirizzo degli agenti; qualche incidente anche ad Adana, nel sud del Paese. Secondo i quotidiani Radikal E Milliyet , comunque, la polizia di Istanbul nel fine settimana non interverra' contro i manifestanti a piazza Taksim: lo hanno deciso i responsabili della sicurezza rinviando a lunedi' la decisione sui nuovi passi. Stamane, in quello che e' il luogo dove e' cominciata la protesta, le manifestazioni hanno avuto un tono festoso e pacifico, senza incidenti, con canti, musiche e balli. E adesso si attendono i nuovi sviluppi: quella che e' cominciata come una protesta ambientale contro la distruzione di uno dei pochi parchi nel centro di Istanbul si e' trasformata in un'ondata di proteste inedita contro il governo. Oggi si riuniranno i responsabili del partito di governo, AKP, per cercare di trovare una soluzione alla situazione. I giornali turchi hanno anche reso noto che gli stranieri arrestati durante le proteste sono in gran parte studenti del programma Erasmus. Intanto la 'Piattaforma di Solidarieta' con Taksim' ha convocato per domani migliaia di persone in piazza e numerose organizzazioni civili hanno gia' annunciato la partecipazione. Vari agenti della polizia turca sono stati sottoposti a inchiesta, e tre di loro gia' sospesi, per il loro comportamento durante le massicce proteste anti-governative dell'ultima settimana. L'ufficio del governatore della regione di Smirne ha confermato che tre agenti che appaiono in foto e video mentre agguantano per i capelli o picchiano i manifestanti sono stati sospesi, ha reso noto il quotidiano Hurriyet. Si indaga anche su agenti in borghese che avevano attaccato i manifestanti e la cui appartenenza alle forze di polizia era stata pero' riconosciuta dalla stessa polizia. La brutalita' della repressione delle manifestazioni che stanno scuotendo da giorni la Turchia ha allarmato l'Unione Europea che ha invitato il governo turco a indagare e punire i responsabili; e il governo turco ha dovuto riconoscere che ci sono stati eccessi. Secondo fonti sanitarie, sono stati oltre 4mila i feriti negli scontri con la polizia; due manifestanti e un agente sono morti, tre persone sono in coma (una delle quali in stato di morte cerebrale).





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