Europa. Tassa sulle transazioni finanziarie: ampia copertura e attenzione a fondi pensione e PMI
Il logo dell'Ue. (foto) ndr. |
di Redazione
BRUXSELLES, 4 LUG. - Il Parlamento ha approvato mercoledì il suo parere sulla proposta per una tassa sulle transazioni finanziarie (TTF) per 11 paesi UE. I deputati vogliono una TTF di ampia applicazione, con le transazioni in azioni e obbligazioni tassate allo 0,1% e gli scambi in derivati allo 0,01%. Fino al gennaio 2017, dovrebbero applicarsi tassi più bassi alle compravendite di titoli sovrani e ai fondi pensione. È stato inserito nella legislazione anche un principio di titolarità per rendere meno conveniente l'elusione della tassa.
"Il Parlamento è rimasto fedele. Abbiamo tenuto una linea coerente. Siamo fermamente convinti che tale imposta sia il modo migliore in cui il settore può contribuire a uscire dalla crisi e tornare al buon lavoro di servire l'economia reale", ha detto la relatrice Anni Podimata (S&D, EL). La risoluzione è stata approva con 522 voti a favore, 141 contrari e 42 astensioni.
Un ampio campo di applicazione
L'opinione adottata sostiene la proposta della Commissione che prevede una TTF che copra una vasta gamma di strumenti finanziari, siano azioni, obbligazioni o derivati. Al tempo stesso, nel testo si affrontano problematiche specifiche, in particolare le esigenze dei fondi pensione e quelle delle piccole e medie imprese.
Le aliquote
Il testo conferma le aliquote fiscali proposte dalla Commissione, vale a dire lo 0,1% sulle transazioni di azioni e obbligazioni e 0,01% sui derivati. Tuttavia, fino al 1° gennaio 2017, le transazioni in titoli sovrani sarebbero tassate solo allo 0,05% e quelle per i fondi pensione allo 0,05% per azioni e obbligazioni e allo 0,005% per i derivati.
TTF: costoso eluderla
Il testo approvato introduce clausole per rendere l'elusione dell'imposta potenzialmente molto più costosa che non pagarla. Si collega, infatti, il pagamento della tassa sulle transazioni finanziarie all'acquisizione dei diritti di proprietà legale, il che significa che se l'acquirente di un titolo non ha pagato la tassa, non avrà la certezza giuridica di possedere quel titolo.
Prossime tappe
Il Parlamento europeo ha un ruolo consultivo in materia fiscale. Spetta ora agli 11 Stati membri che partecipano al meccanismo di cooperazione rafforzata raggiungere un accordo. Gli 11 Stati membri partecipanti sono: Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Italia, Grecia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.
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