Evasione fiscale, 730 miliardi mai riscossi. "Coprirebbero" Imu e Iva
Il logo dell'agenzia delle Entrate. (foto) ndr. |
di Redazione
ROMA, 12 LUG. - Con 730 miliardi si potrebbe cancellare l'Imu a tre generazioni, e abbassare l'Iva di un punto. Una beffa: in circa 13 anni sul fronte dell'evasione fiscale sono oltre 500 i miliardi non riscossi dallo Stato. E' quanto emerge dai dati consegnati alla Commissione Finanze della Camera dal Ministero dell'Economia. Dal 2000 al 30 aprile scorso, i carichi a ruolo sono ammontati a 807,7 miliardi di euro. Le riscossioni effettive ricavate da quest'enorme importo sono state pero' pari appena a 69,1 miliardi. Tolti, dalla cifra complessiva, 193,1 mld di "carico sgravato totale", resta ancora da riscuotere un residuo di 545,5 miliardi. Si tratta, pero', anche in questo caso di un importo che esiste sulla carta. Dall'importo bisogna difatti detrarre, si rileva dalla tabella fornita dal Ministero, una consistente quota pari a 107,2 mld relativa a soggetti gia' falliti, quindi impossibilitati a pagare. A questa si aggiungono 20,8 mld di "sospesi", sono infine, in rateazione, 18,6 mld di euro.
Quanto, in sostanza, e' stato riscosso da Equitalia negli anni trascorsi? Il dato tende "strutturalmente ad attestarsi intorno al 20%", ha spiegato il vice ministro dell'Economia, Luigi Casero. "In ogni caso, al 31 dicembre 2012, oltre l'80% del carico residuo era riferibile a debitori iscritti a ruolo per importi complessivamente pari o superiori a 500.000 euro (121.409 soggetti per un carico netto residuo da riscuotere pari a 452 miliardi di euro). "Occorre fare un ulteriore salto di qualita' nella lotta all'evasione fiscale, ricercando un coordinamento di tutte le banche dati a livello nazionale, europeo e internazionale" e la Uil "continuera', insieme con Cisl e Cgil la propria mobilitazione su questa che e' una delle maggiori emergenze del paese", sottolinea il segretario confederale, Domenico Proietti. "Mentre l'Italia e' strozzata dalla recessione - afferma Proietti - e' incredibile che lo Stato abbia incassato negli ultimi 13 anni meno del 10% degli oltre 807 miliardi di evasione accertati e per i quali sono stati emessi i ruoli. Un mare di risorse sottratte alla legalita' e che determinano uno squilibrio dei conti pubblici a svantaggio dell'economia produttiva del Paese". Da tempo, ricorda Proietti, "la Uil denuncia che questo stato di cose non e' piu' sopportabile, sia per la credibilita' democratica dello Stato che per gli squilibri economici e sociali che ne derivano. Il conto e' stato pagato dai lavoratori dipendenti e pensionati, che prima pagano le tasse e poi prendono lo stipendio o la pensione. Bisogna definire - conclude - piu' efficaci strumenti normativi per evitare che gli evasori, anche quando individuati con fatica, continuino a farla franca tramite comportamenti elusivi che vanno impediti e perseguiti in ogni modo".
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