Mali. Mecessario accelerare i preparativi per il voto dei rifugiati alle elezioni
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Il logo dell'UNHCR. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 23 LUG. - Con l'avvicinarsi del primo turno delle elezioni presidenziali in Mali – in programma per domenica prossima 28 luglio – prosegue la collaborazione dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con le autorità maliane e gli stati limitrofi per preparare il voto dei rifugiati da fuori del proprio paese. Sono infatti circa 173mila i rifugiati maliani – fuggiti dall'esplosione del conflitto nel gennaio 2012 – che si trovano in Burkina Faso, Mauritania e Niger.
Il ruolo dell'UNHCR nell'ambito delle consultazioni consiste nel tutelare i diritti dei rifugiati facilitando la loro partecipazione e garantendo il carattere volontario del processo elettorale all'interno di un contesto di sicurezza. Si tratta di un ruolo umanitario e non-politico. Il mese scorso l'Agenzia ha effettuato indagini formali e informali nelle aree a maggiore presenza di rifugiati, attraverso gruppi di discussione. I rifugiati sono risultati generalmente favorevoli ad essere inclusi nelle elezioni, il loro livello di informazione sulla situazione in Mali era buono e secondo alcuni di loro le consultazioni popolari avrebbero contribuito al raggiungimento di pace e stabilità , condizioni fondamentali per decidere se tornare a casa.
I team di operatori UNHCR attivi in Burkina Faso, Niger e Mauritania hanno incontrato le comunità di rifugiati, spiegando loro con chiarezza il ruolo dell'Agenzia nel facilitare la partecipazione e rispettare la neutralità . L'UNHCR ha anche aiutato a trasportare materiale elettorale. Il trasporto del materiale più sensibile – come le tessere dei votanti o le schede elettorali – sarà comunque responsabilità delle autorità elettorali maliane e dei paesi d'asilo.
Sempre nel mese di giugno, le autorità del Mali hanno visitato i campi di rifugiati in Burkina Faso, Mauritania e Niger per stabilire quante persone avessero intenzione di votare. Complessivamente 19.020 rifugiati – su 73.277 in età di voto (18 anni e più) - si sono volontariamente registrati per prendere parte alle elezioni. I nominativi sono stati verificati attraverso il confronto con il registro civile biometrico (Recensement Administratif a Vocation d’Etat Civil, RAVEC), aggiornato per l'ultima volta nel 2011 e utilizzato per definire le liste elettorali. L'UNHCR esprime preoccupazione per il fatto che il nome di pochi rifugiati interessati a votare fosse stato individuato nel registro. In Burkina Faso – e in base ai team di registrazione maliani – 876 rifugiati dei 3.504 registrati era nel RAVEC; in Mauritania la cifra ammontava a 8.409 su 11.355 registrati e in Niger a 932 su 4.161. in altre parole, finora nel registro è stato trovato il nome di solo circa la metà dei rifugiati che volontariamente hanno espresso l'intenzione di partecipare al voto.
Egualmente preoccupanti sono i dati secondo cui solo pochi numeri di tessere elettorali identificate numericamente secondo il numero d'identificazione nazionale (Numéro d’Identification nationale, NINA) sia stato fornito dalle autorità maliane ai rifugiati in Burkina Faso, Mauritania e Niger. In Burkina Faso, ad esempio, al momento solo 32 tessere NINA hanno raggiunto la rappresentanza maliana. Il ritardo nell'emissione e nella distribuzione non riguarda tuttavia i rifugiati in maniera specifica ma ha interessato anche molti cittadini maliani che vivono nel paese o all'estero.
È importante – ritiene l'UNHCR – che le autorità maliane rendano rapidamente pubbliche le liste elettorali e velocizzino la distribuzione delle tessere elettorali in Burkina Faso, Niger e Mauritania. Ciò ha particolare rilevanza poiché i campi e i siti che accolgono rifugiati si trovano in aree remote, alle quali, con l'imminente arrivo della stagione delle piogge, l'accesso può diventare difficile. Le autorità maliane hanno reso noto che, per consentire ai rifugiati di votare, stanno valutando alternative da attuare in caso si verificassero ulteriori ritardi.
Dall'inizio del conflitto nel gennaio 2012, 173.593 cittadini maliani hanno cercato rifugio nei paesi limitrofi: 49.975 in Burkina Faso, 48.710 in Niger, 74.907 in Mauritania e 1.500 in Algeria. Secondo l'agenzia partner Commissione per gli spostamenti di popolazione in Mali inoltre 353mila persone sono sfollate all'interno del paese.
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