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Puglia. UIL Puglia, l’azienda Natuzzi sia esclusa dai beneficiari delle risorse dell’accordo di programma”

Il logo di UIL Puglia. (foto) ndr.
“L’atteggiamento della Natuzzi è scorretto, a queste condizioni nessuno spiraglio per compromessi e soluzioni condivise" 


di Redazione

BARI, 26 LUG. - “E pensare che, nel corso di un incontro strappacuore andato in scena in Regione, Natuzzi aveva definito i lavoratori ‘componenti della famiglia’. Ebbene, a giudicare dagli avvenimenti degli ultimi giorni, ai lavoratori della Natuzzi è toccato in sorte il peggiore dei capifamiglia”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari e Salvatore Bevilacqua, Segretario Generale della Feneal UIL, fanno presente come “la totale chiusura ed intransigenza dimostrate dalla Natuzzi negli incontri di Roma dimostra che quanto dichiarato a Bari era solo fumo negli occhi. Ribadiamo, pertanto, la nostra posizione: dinanzi a un atteggiamento così ottuso e alla prospettiva di una gravissima chiusura delle aziende in Puglia e Basilicata, non esistono spiragli di dialogo, di ricerca di soluzioni, compromessi o accordi condivisi di sorta”. “Non possiamo transigere – continuano i due segretari UIL – su quelle che sono mere scappatoie per raggirare gli ostacoli sulla strada dell’utilizzo dei 101 milioni di euro dell’accordo di programma per il mobile imbottito della Murgia. Risorse che, unitariamente, Regione Puglia e forze sociali hanno confermato che potranno essere destinati ad aziende che offrono disponibilità ad assumere e non a licenziare. In merito alle condizioni attuali della trattativa con la Natuzzi, le massime espressioni della Giunta regionali ci hanno rassicurato sull’esclusione della stessa azienda di Santeramo, ammesso che possa essere ancora definita così”. “La Natuzzi – concludono Pugliese e Bevilacqua – che per anni ha sfruttato i lavoratori di Puglia e Basilicata, delocalizzando l’80% della sua produzione e minacciando di delocalizzarla completamente, dà vita a un comportamento scorretto e ingrato. Facciamo quindi appello al Governo centrale e alla Regione Puglia affinché assumano iniziative immediate, già prima di settembre, per scongiurare i delittuosi programmi della Natuzzi, non solo per dare un segnale forte all’azienda, ma anche per ribadire il completo sostegno ai lavoratori”.





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