Rugby. La Svicat Rugby ASD incontra l'Amministrazione Comunale: il campo resta un'incognita
Una immagine dell'incontro a Campi. (foto) ndr. |
di Redazione
BARI, 11 LUG. - Si è svolta questa mattina alle ore 12:00, presso la Sala “Don Pietro Serio” del Comune di Campi Salentina, la conferenza stampa congiunta di Svicat Rugby ASD e Amministrazione Comunale campiota.
Sono intervenuti per l'occasione il Sindaco di Campi Roberto Palasciano, l'Assessore ai Lavori Pubblici Pasquale Guerrieri, il Presidente della Svicat Rugby ASD Antonio Camilli, il Patron degli evergreen Fabrizio Camilli e il Presidente della Cooperativa Sport e Solidarietà Pio Grasso.
Assente, invece, il Consigliere Comunale con delega allo Sport, Mario Maci. Prima dell'inizio dei lavori, il Sindaco di Campi ha voluto omaggiare il Presidente Camilli di una targa celebrativa della storica promozione in Serie B. Nel corso dell'interessante dibattito, sono stati toccati temi di assoluta importanza, tra i quali la gestione del campo comunale “Trevisi” e la gestione delle squadre giovanili per la prossima stagione.
A fare gli onori di casa è stato, come consuetudine, il Sindaco Palasciano: “Come sindaco di Campi ringrazio la Svicat per aver voluto questo incontro, abbiamo avuto così modo di comunicare lo straordinario risultato ottenuto grazie all'impegno dei giocatori e dei dirigenti della squadra; quello che avete raggiunto è un traguardo prestigioso dal punto di vista sportivo ma anche sotto il profilo dell'immagine di Campi, che non potrà che giovarsi di questo traguardo. Speriamo sia un trampolino di lancio per il futuro. La tradizione sportiva campiota viene così rinvigorita e perpetuata”.
E' stato poi il Presidente Antonio Camilli a prendere la parola, ringraziando il Sindaco “per le belle parole utilizzate, il problema è che a Campi non abbiamo ancora le strutture per affrontare la serie B: non abbiamo un campo dove giocare, e abbiamo bisogno di una mano oltre alla targa e alle belle parole. Sono onesto, all'inizio non ci ho creduto molto quando mio padre aveva deciso di investire tempo, passione, soldi per la squadra; io non la vedevo positivamente, ma mi sono sbagliato perché la squadra è unita e ha dimostrato di saper fare uno sport dove ci vuole coesione, grande forza e una grande amicizia. Ringrazio questi ragazzi per la Serie B, e quello che mi aspetto invece adesso è una mano dal sindaco e dall'amministrazione comunale per continuare a crescere”.
Pio Grasso, Presidente della Coop. Sport e Solidarietà , dopo aver ufficializzato il rinnovo della partnership con la Svicat Rugby ASD per quel che concerne la formazione e la gestione delle compagini giovanili, ha poi posto l'accento sulla volontà di avere a disposizione un impianto sportivo che sia “rispondente alla dignità della serie B che è una dignità nazionale. L' amministrazione ha raccolto l' invito del patron Camilli, è stato formulato un progetto di realizzazione del campo e questo in qualche modo ci rende più ottimisti, anche se i nodi da sciogliere sono ancora tanti”.
Fabrizio Camilli, Patron della Svicat Rugby ASD, ha voluto invece mettere in evidenza alcune problematiche che, la passata stagione, hanno spesso messo in difficoltà il club. La gestione del campo sportivo, da ormai cinque anni, è infatti nelle mani della Squadra locale di calcio; gli evergreen, spesso, hanno dovuto mettere in secondo piano i propri impegni ufficiali in luogo degli appuntamenti calcistici: emblematico, in tal senso, quanto accaduto in occasione dei quarti di finale dei playoff nazionali per la promozione in Serie B contro il Santa Maria Capua Vetere quando, per dare la possibilità di giocare alle giovanili del Campi Calcio, si è stati costretti ad anticipare l'importante partita alle 11:00, causando non pochi disagi agli avversari campani. “Io non posso fare un campionato di serie B chiedendo permesso al presidente della squadra di calcio per poter giocare. La Provincia ha dato la sua disponibilità , la ASD anche, ora tocca al Sindaco dirci se questa deroga s'ha da fare; ci vuole uno sforzo anche da parte dell'amministrazione perché dobbiamo rendere il campo omologabile, altrimenti non potremo giocare. Dovremmo andare a San Pancrazio, Calimera etc. Ma sarebbe come se portassimo via da Campi la sua identità e per questo noi ufficializziamo la richiesta di poter gestire questo campo sportivo sia ora che in futuro. L'amministrazione è in condizione di farci avere queste due cose per ora? Finché la Federazione Italiana Rugby non riceve l'ufficialità , non arriveranno i soldi per la realizzare i lavori di ammodernamento”.
Infine, il Patron ha voluto fugare tutti i dubbi legati ai presunti cattivi rapporti con l'Amministrazione Comunale: “Qualcuno ha immaginato che tra l'amministrazione e il sottoscritto c'è uno stato di incompatibilità , ma non è così. Nutro profondo rispetto per il Sindaco e per la sua Giunta; spero solo di poter continuare qui da voi questa strada vincente, perché come lo scorso anno dissi che saremmo andati in Serie B e oggi siamo qui a parlarne, in questa sede affermo che faremo di tutto per arrivare in Serie A. Tocca a voi ora fare la vostra parte”.
All'invito formulato da Fabrizio Camilli, sono giunte poi due risposte diverse dai rappresentanti della comunità campiota; se da una parte, infatti, l'Assessore Guerrieri si palesava più ottimista e possibilista circa l'affidamento del “Trevisi”, il Sindaco proferiva frasi più caute, facendo riferimento ai vari iter burocratici che, per forza di cose, richiedono tempi molto lunghi, forse troppi per una società che si prepara a debuttare nel Rugby che conta. Che fare quindi? Aspettare pazientemente o muoversi con decisione per cercare una nuova casa?
Nessun commento