Siria. Rapito da islamisti un gesuita italiano, don Paolo Dall'Oglio

Don Paolo dell'Oglio. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 30 LUG. (ASCA) - Un sacerdote gesuita italiano, don Paolo Dall'Oglio, e' stato rapito ieri sera da un gruppo islamista vicino ad Al Qaeda. Secondo fonti dell'opposizione siriana, il gesuita sarebbe stato rapito ''mentre camminava per le strade di Raqqa'', citta' sotto il controllo dei ribelli. I rapitori farebbero parte dello ''Stato Islamico dell'Iraq'', sigla che riunisce i miliziani di Al Qaeda in Iraq insieme ai piu' noti jihadisti del fronte al Nusra. Appena il 24 luglio scorso, padre Dall'Oglio aveva scritto una lettera al Papa in cui chiedeva di promuovere ''un'iniziativa diplomatica urgente e incisiva per la Siria, che assicuri la fine del regime, salvaguardi l'unita' nella molteplicita' del Paese e consenta, per mezzo della autodeterminazione democratica assistita internazionalmente, l'uscita dalla guerra tra estremisti armati''. Padre Dall'Oglio e' molto impegnato nel dialogo interreligioso, in particolare con il mondo islamico. Il suo attivismo gli ha causato l'opposizione del governo siriano, che lo ha espulso dal Paese nel 2012. A febbraio di quest'anno era tornato in Siria dal Kurdistan. Entrato nella Compagnia di Gesu' nel 1975, Dall'Oglio frequenta l'universita' a Beirut, in Libano. Nel 1982 scopre l'antico monastero cattolico siriaco di San Mose' l'Abissino e vi si ferma per un ritiro spirituale. Nel 1984 viene ordinato sacerdote del rito siriaco cattolico e decide di ricostruire le antiche mura del monastero. Nel 1992 fonda in questo luogo una comunita' spirituale ecumenica mista, la comunita' al-Khalil che promuove il dialogo islamico-cristiano. La Farnesina ha avviato le verifiche del caso, cercando un contatto con i possibili rapitori del sacerdote italiano.

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