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Taranto. Una Sentinel area per le isole Cheradi

Le spiagge delle isole cheradi. (foto) ndr.,
Il Sindaco chiede il sostegno della Regione 


di Redazione

TARANTO, 26 LUG. - L’Associazione MondoMare Underwater ha recentemente sottoposto all'attenzione del Sindaco di Taranto, dott. Ippazio Sefàno, il progetto "BluCheradi" che mira a tutelare l’ecosistema marino locale in uno dei tratti di mare che ancora resiste all’impatto negativo tipico delle zone in cui l’attività imprenditoriale di sfruttamento delle risorse è spesso svolta con atteggiamento miope, incurante delle conseguenze a lungo termine. L’idea-guida della "Biennale BluCheradi" è quella di promuovere un’area di particolare pregio ambientale e paesaggistico, crearne consapevolezza e offrirne testimonianza: il fine è quindi quello di realizzare, lungo il versante meridionale delle Isole Cheradi, una "Sentinel area", ossia un osservatorio privilegiato dal quale monitorare lo stato di salute delle biocenosi presenti e percepire ogni eventuale piccola variazione. Affinché l’area in questione possa essere inclusa nelle aree soggette a forma di tutela, è necessario che la Regione Puglia sostenga l’Amministrazione Comunale in tal senso, prima di procedere alla raccolta dei dati ambientali e socio-economici, step indispensabile per la realizzazione del progetto. Così, spiegando in sintesi l’idea progettuale dell’Associazione MondoMare Underwater, il Sindaco ha scritto al Presidente Vendola e agli Assessori Regionali competenti, rispettivamente all’Ambiente, alla Qualità del Territorio, allo Sviluppo Economico, chiedendo loro di esprimersi in merito ai contenuti. Per le stesse finalità, il Sindaco ha inviato la medesima lettera anche alla Marina Militare, nella persona dell’amm. Ugazzi, al Presidente dell’Autorità Portuale, Sergio Prete, ed al Presidente Conisma, Angelo Tursi. Gli obiettivi prioritari, spiega il Sindaco nella lettera, sarebbero, infatti, quelli di impedire o limitare le attività di pesca, nonché valorizzare la zona in questione, effettuando programmi di studio, ricerca e ripopolamento abbinati a programmi didattici ed educativi che diffondano una maggiore conoscenza di questo tratto di "buon Mediterraneo" sensibilizzando le generazioni presenti e future sulla necessità di tutelare le bellezze naturali autoctone.





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