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CNA Foggia. Rimettere al centro i problemi delle imprese e della capitanata

Il logo del CNA. (foto) ndr.

di Redazione

FOGGIA, 1 AGO. - Con una nota scarna la CASA artigiani rompe l'apparentamento con CNA e Confartigianato per l'assegnazione dei seggi alla Camera di Commercio. La costruzione di Rete Impresa Italia anche a Foggia fa un passo indietro e registra un rallentamento che non farà certamente bene al mondo delle imprese, così come non fa bene la riproposizione dello scontro tra cordate per il rinnovo del consiglio camerale e l'elezione del nuovo Presidente. La CNA, associazione di rappresentanza del mondo dell'artigianato e della piccola impresa, crede che questa provincia abbia bisogno, tanto più in questo momento particolare, di un mondo delle imprese che parli una sola lingua e si mobiliti su obiettivi condivisi. La Camera di Commercio, la casa delle imprese, deve assolutamente recuperare la funzione che le è propria: curare lo sviluppo delle imprese nell'ambito dell'economia locale. E nella nostra provincia c'è tanto da fare da un lato per rilanciare l'economia locale che continua ad essere agli ultimi posti per capacità produttiva e per occupazione e dall'altro per sostenere lo sviluppo delle imprese, tenuto conto dell'irrilevante tessuto infrastrutturale a servizio delle stesse. Siamo chiamati a rispondere a sfide competitive che vedono nel territorio uno dei soggetti produttori di innovazione, ed alla Camera spetta arricchire il territorio di nuovi servizi. Le associazioni che condividono la necessità di un programma e di una azione di governo unitario devono far prevalere tale spirito rispetto a quello conflittuale dettato da visioni di parte e miopi personalismi che sembrano imporsi in questa fase persino all’interno della rappresentanza di settore. Le imprese chiedono questo, anche come concreta testimonianza di un percorso nuovo che occorre avviare all'interno dell'Istituzione camerale. Si faccia il punto sugli obiettivi raggiunti dal Consiglio Camerale uscente, si evidenzino i progetti avviati, si arricchisca il programma con le emergenze su cui occorre lavorare, e a partire da questo dibattito si valorizzino le risorse che uniscono. La Puglia ha di fronte una nuova stagione di programmazione dei fondi comunitari. La Capitanata si presenta con un sistema di imprese indebolito, senza aggregazioni forti, senza aver sperimentato la costituzioni di reti tra le imprese, con un debole sistema di sostegno al credito, con un debole sistema formativo. Non ci è permesso attardarci su logiche di contrapposizione quando i bisogni delle imprese chiedono che tutte le energie vengano unite. Abbiamo ancora speranza che non tutto sia perduto. Che ritorni al centro della riflessione delle Associazioni la proposta e che si ponga fine al più presto al conflitto che in tanti animano ma che tanti dicono di voler spegnere. La CNA lavorerà in questo senso e sarà a disposizione di questa progetto. Al tempo stesso contrasterà azioni che vogliono ancora dividere.





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