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Foggia. A rischio la Festa Patronale di Monte Sant’Angelo

San Michele nella Grotta dell'Arcangelo. (foto) ndr.

di Redazione

MONTE SANT'ANGELO (FG), 26 AGO. - Leggendo alcuni portali d’informazione e su facebook son venuto a conoscenza che nel comune di Monte Sant’Angelo è in atto una diatriba sul SI o NO per lo svolgimento della festa patronale. A quanto pare il problema sarebbero le trenta associazioni che in questi anni hanno animato la vita culturale e storica del centro garganico. Monte Sant’Angelo, la città dell’Arcangelo Michele, della Grotta dell’Arcangelo patrocinata dall’Unesco -e non è poco-, della vicinissima Abbazia di Pulsano con i suoi Eremi, da qualche giorno ha ricevuto il “benestare” dalla Regione Puglia per i contributi europei, pari a 5 milioni di euro, per attività culturali, storiche, religiose, insomma soldi da investire nelle proprie peculiarità e perciò produrre economia e maggiormente lavoro. Il problema se la festa avrà luogo pare che sarà arginato dal Sindaco conferendo la costituzione di un Comitato Festa Patronale a chi si è reso disponibile alla chiamata ufficiale dell’Amministrazione Comunale di Monte. Di seguito riporto un articolo che spiega la diatriba pubblicato sul sito web d’informazione e comunicazione www.newsgargano.comNico Baratta.

Festa Patronale Si, Festa Patronale NO: l’assenza delle associazioni locali

In una lettera inviata il 23 agosto 2013 dal Consigliere per le Relazioni con le Associazioni, Raffaele Cotugno, e dal Sindaco del Comune di Monte Sant’Angelo, Antonio di Iasio, ai Presidenti delle Associazioni iscritte all’Albo della medesima cittadina garganica, si legge nella sua più totale trasparenza la volontà dell’Amministrazione Comunale a organizzare la festa patronale coinvolgendo chi a Monte è attivo, chi da anni organizza eventi, chi li comunica, chi vuole una Monte felice e produttiva, costituendo un Comitato che sia il motore della festa. Fermo restando che l’organizzazione e la coordinazione della festa è in carico al Comitato, come espresso nella lettera, l’Amministrazione Comunale di Monte Sant’Angelo conferisce piena fiducia ai suoi concittadini nel momento più importante della vita religiosa e ricreativa della comunità. Tuttavia bisogna registrare attriti e mancanze da parte degli invitati. Difatti, all’incontro istituzionale, svolto venerdì 23 agosto presso la Sala Consiliare del comune garganico alle ore 17.30, erano presenti meno della decima parte di chi doveva presiedere al tavolo della costituzione del Comitato Festa Patronale di Monte. L’invito, come scritto nella lettera di cui sopra avente come oggetto “Invito a manifestare interesse per istituire il Comitato Festa Patronale”, era rivolto a tutte le associazioni di Monte Sant’Angelo, esteso ai portali d’informazione. A Monte le associazioni sono 30 e in aula vi erano solo quella di “Associazione Obiettivo Gargano”, “Arci Nuova Gestione”, “SFIDA”, “Associazione della Banda di Monte Sant'Angelo”, mentre come portali d’informazione “Newsgargano” e “Ildiariomontanaro”. Sei presenze su trenta, ovvero la totale noncuranza delle associazioni che dovrebbero incrementare la loro azione nel momento in cui si richiede maggiori sforzi e in particolare quando un’Amministrazione attenta alla storia e ai valori locali chiede una valida mano. Certo, noi della redazione siamo molto critici su tal infausta vicenda poiché ed ancora una volta chi ne paga le conseguenze è la popolazione. L’Amministrazione Comunale poteva tranquillamente organizzare la festa patronale nella più assoluta autonomia; non l’ha fatto per dar spazio  e fiducia ai cittadini montanari. Plauso a questa Amministrazione che ha dimostrato la sua volontà aprendosi a Monte. La Festa Patronale, come ben sappiamo, a Monte è un insieme tra sacro e profano, dove il Culto Micaelico fa da padrone e le tradizioni da cornice. In un quadro la cornice mette in risalto il soggetto: a Monte si voleva fa questo, e lo si farà con chi ha risposto all’appello del Comune.  Noi di Newsgargano lanciamo un appello a Monte affinché si uniscano altre associazioni per la festa patronale, chiedendo all’Amministrazione Comunale di istituire un “Comitato Festa Partronale”permanente con una durata limitata –per esempio 5 anni-  in modo da poter avere continuità organizzativa. Alle tante associazioni non presenti al tavolo istituzionale di venerdì 23 scorso diciamo che “sanno solo parlare”, sanno solo puntare io dito e pretendere scelte nominative a loro convenienti. Queste associazioni, a quanto pare,  non riflettono –mentalmente parlando-  giacché che la logica e la razionalità vuole che il presidente del comitato deve essere nominato dal volere maggioritario (sperando in quello unanime) delle associazioni: se queste si assentano al tavolo e perciò alla decisione, cosa pretendono. Speriamo che la Festa Patronale abbia luogo; il rischio di una sua debacle o assenza è alto, e ciò non per colpa dell'Amministrazione Comunale ma per colpa dei montanari stessi .

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