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LAMBORGHINI AVENTADOR LP700-4 ROADSTER, le nostre impressioni

La nuova LAmborghini 'Aventador'. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 8 AGO. (AUTOMOBILISMO) - Anche per la prima auto di serie, seppure di tiratura limitatissima, con la scocca in carbonio arriva la prima evoluzione. Stiamo parlando della Lamborghini Aventador, in vendita già da un paio d’anni, alla quale ora si affianca la Roadster. Un modello pensato sin dall’avvio della progettazione dell’Aventador LP700-4 Coupé, della quale mantiene tutte le principali prerogative dalla silhouette sino al DNA tipico di ogni Lamborghini, che si prefigge di scatenare violente scariche d’adrenalina. Insomma, pur perdendo… la testa, questa Aventador offre sempre emozioni e prestazioni mozzafiato come del resto ben trasmette il suo aspetto che si distacca pochissimo da quello dell’altra versione grazie alla scelta di realizzare una scoperta del repertorio “targa”. Ovvero, con un tettuccio asportabile che, quando montato, non altera né il profilo della vettura poiché a livello pratico genera solo una statura inferiore di 2,5 cm rispetto a quello dell’Aventador Coupé né il layout della carrozzeria. In apparenza sembrerebbe frutto di un’operazione semplice, ma in realtà non è così poiché a Sant’Agata Bolognese hanno affrontato la trasformazione dell’Aventador perseguendo l’obiettivo di conferire alla scocca della Roadster, quando il tettuccio è montato, la stessa rigidità torsionale di quella della Coupé: 24.000 Newton per grado. Scendono, per così dire, a 22.000 N/° quando l’abitacolo non è coperto dall’originale hard-top. Quest’ultimo è composto da 2 elementi che si possono alloggiare nel bagagliaio anteriore – di fatto, cancellando anche la possibilità di potervi riporre anche la più piccola borsa della spesa - e che pesano meno di 6 kg ognuno, poiché realizzati in carbonio con i processi Rtm e Forged Composite. Inoltre, essendo elementi di ridotte dimensioni possono essere maneggiati facilmente da una sola persona, tanto più che le fasi montaggio/ smontaggio sono agevolate da sistemi aggancio/sgancio rapidi. Insomma, mutare la personalità dell’Aventador Roadster richiede al massimo 2/3 minuti. La funzione strutturale degli hard-top – per essere coerenti con quanto detto sinora – è propiziata anche dalla sagomatura della parte centrale della cornice del parabrezza e dalla specifica zona della carrozzeria tra abitacolo e vano motore (alloggia anche i rollbar di sicurezza a espulsione) checreano un “gioco” d’incastri destinato a saldare le porzioni del tettuccio con la scocca. Tuttavia, per essere ben certi di ottenere una notevole rigidità torsionale alla Lamborghini hanno anche optato per un irrobustimento dei brancardi sottoporta e del tunnel, implementando gli strati e il tipo di carbonio con cui sono realizzate queste componenti. Formalmente, quindi, se si sorvola sulla finestratura del vano motore costituita da elementi di disegno esagonale - ispirato dal motivo dominante del design Aventador – anziché da un’unica grande vetratura, la Roadster è praticamente identica alla Coupé.





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