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Bari. Blocco dei lavori nei cantieri edili: La dichiarazione dell’assessore Lacarra

L'assessore al Comune Lacarra. (foto) ndr.

di Redazione

BARI, 24 SET. - In relazione al blocco dei lavori in diversi cantieri edili nella città di Bari, l’assessore ai Lavori pubblici Marco Lacarra dichiara quanto segue: “L’amministrazione comunale ha avviato negli ultimi mesi una serie di cantieri finalizzati a riqualificare piazze e giardini della città. L’abbiamo fatto proprio per dare un volto nuovo ad alcuni luoghi frequentati dai cittadini e restituire decoro consono alla storia e alla funzione di quelle aree. Nel mese di luglio, nonostante una serie di vincoli e limiti normativi, abbiamo liquidato alle aziende impegnate nei vari cantieri circa un milione di euro circa, grazie al quale i cantieri - tra gli altri largo Adua, piazza Madonnella e piazza Massari - avevano ripreso a lavorare. Da qualche giorno, invece, ci troviamo nella stessa identica situazione di qualche mese fa: le imprese si sono nuovamente fermate a causa del mancato pagamento dell’amministrazione di un’altra tranche dei lavori effettuati. Come abbiamo ripetuto tantissime volte, il Comune potrebbe onorare i propri debiti anche subito, tant’è che eravamo pronti, e lo siamo tuttora, a liquidare un altro milione e mezzo di euro. Però, a causa di una norma che ci impedisce di spendere denaro, nonostante ce ne sia a sufficienza in cassa, non possiamo dare seguito a quanto previsto, né inaugurare gli altri cantieri in programma. Infatti la legge sul patto di stabilità interno non consente di liquidare quanto dovuto perché, se è vero che possiamo effettuare spese di investimento per opere pubbliche solo in base alle entrate effettive dell’anno in corso, è anche vero che non possiamo spendere i fondi già in cassa, riferiti a contabilità precedenti, in quanto gli avanzi di amministrazione e i fondi di cassa non concorrono al bilancio finché le somme non vengono effettivamente erogate. Ci troviamo, nostro malgrado, in un contesto paradossale in cui i comuni virtuosi, come il nostro, non hanno alcuna possibilità di portare a termine la realizzazione di opere pubbliche, già cantierizzate, perché ostacolati dai vincoli stringenti di una norma assurda che limita il progresso di un’intera comunità e crea seri problemi alle aziende e ai lavoratori soffocando l’economia della città. Con il rischio che le stesse aziende possano rivalersi sull’amministrazione con azioni risarcitorie. Solo il Governo può sbloccare una situazione ormai insostenibile: è necessario che provveda il prima possibile a risolvere una questione cruciale non solo per l’economia cittadina, ma per la ripresa del Paese”.





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