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Bari. D'Autore: Il capolavoro di Hitchcock “Delitto perfetto”

Il logo di cinema D'Autore. (foto D'Autore) ndr.

di Redazione

BARI, 20 SET. - nelle sale D’Autore Vignola di Polignano a Mare e Pixel di Santeramo Appuntamento speciale la prossima settimana nelle sale del Circuito D’Autore di Apulia Film Commission Vignola di Polignano a Mare e Pixel di Santeramo: i due spazi proietteranno il capolavoro di Alfred Hitchcock “Delitto perfetto” in 3D, nella versione restaurata dalla Cineteca di Bologna e in quella che era la versione originaria dello stesso regista, che proprio in 3D lo girò nel 1954. Il film, in lingua originale con sottotitoli, sarà proposto lunedì 23 settembre al Vignola di Polignano alle 19.45 e alle 21.30 e martedì 24 settembre al Pixel di Santeramo alle 21.30 (info dautore.apuliafilmcommission.it). Le serate della prossima settimana anticipano un ciclo che D’Autore proporrà in tutta la regione dedicato a una serie di capolavori del passato restaurati dalla Cineteca bolognese: tra gli altri, gli spettatori potranno apprezzare e riapprezzare “Il gattopardo” di Luchino Visconti, “Roma città aperta” di Roberto Rossellini, “Hiroshima mon amour” di Alain Resnais, “Ninotchka” di Ernst Lubitsch. L’appuntamento con “Delitto perfetto” rientra in una nuova attività della Cineteca di Bologna intitolata “Il cinema ritrovato al cinema” e orientata a distribuire in tutta Italia dieci classici d’eccellenza del Novecento, restaurati, riportati a uno splendore e a una nitidezza visiva mai raggiunti prima, presentati in versione originale con sottotitoli italiani. Tratto dal racconto omonimo di Frederick Knott, “Dial M for murder”, titolo originale di “Delitto perfetto” (USA 1954), vede come protagonista una straordinaria Grace Kelly insieme con Ray Milland, Robert Cummings, John Williams e Anthony Dawson, protagonisti di un’opera che originariamente doveva essere “un film di circostanza, girato da Hitchcock per chiudere un contratto e reputato minore a causa della sua apparente assenza di ambizioni” come ha spiegato il critico cinematografico Jacques Lourcelles. “Nelle sue conversazioni con Truffaut, Hitchcock stesso conferma il giudizio. Eppure si tratta di una delle opere più splendide e significative del maestro della suspense” prosegue Lourcelles.





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