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Berlusconi: Alfano, caso 'non chiuso', 'ragione da Strasburgo'

Angelino Alfano. (foto) ndr.

di Redazione

CERNOBBIO, 8 SET. (AGI) - Il ricorso alla Corte di Strasburgo, inoltrato ieri da Silvio Berlusconi, a meno di 48 ore dall'inizio dei lavori della giunta per le elezioni del Senato "sta a dimostrare che il caso non e' chiuso". Cosi' il vicepremier e ministro dell'Interno Angelino Alfano, a margine dei lavori del Forum Ambrosetti a Cernobbio commenta la mossa del Cavaliere per evitare la decadenza da senatore. La decisione di Berlusconi di presentare ricorso alla Corte di Strasburgo, diffonde un clima di ottimismo nel Pdl. Il vicepremier e ministro dell'Interno, Angelino Alfano, a margine dei lavori di Cernobbio, si dice fiducioso su come andranno le cose. "Ci sara' un giudice anche li' - ha spiegato - e siamo convinti che ci sono tante ragioni per essere fiduciosi. Questo significa che confidiamo che a livello europeo si possa raggiungere quel risultato e quell'attestazione di innocenza che in Italia non e' stato possibile fino a questo momento raggiungere". La giunta del Senato "e' assolutamente sovrana". Lo dice il ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, rispondendo a Cernobbio alle domande dei giornalisti che chiedevano se il ricorso alla Corte di Strasburgo da parte dei legali di Silvio Berlusconi, possa rallentare le decisioni della giunta. Nessuna minaccia di staccare la spina al governo in caso di decadenza di Berlusconi da senatore, parte di Angelino Alfano, questa mattina al Forum Ambrosetti. Ma piuttosto l'esortazione, sottolineata piu' volte, al Partito Democratico affinche' "si dimostri interessato alle ragioni dello stato di diritto e alle ragioni di un cittadino, senatore, cioe' Silvio Berlusconi che ha tutto il diritto di difendersi dentro l'ordinamento giuridico e nel rispetto delle regole della Giunta delle elezioni a cominciare da domani". "Avremo modo di ascoltare le parole del relatore - ha aggiunto il vicepremier - e quello che in Giunta sara' detto da parte di chi ha il compito di istruire la pratica". Quanto alla legge Severino, Alfano taglia corto: "Se ne occupera' la Commissione da domani, che sara' chiamata a intervenire e a decidere". BERLUSCONI: MAURO, ASCOLTARE RAGIONI DI OGNUNO SENZA PREGIUDIZI "Guardare a fondo alle ragioni di ognuno e' il modo migliore per ricordare che l'Italia e' uno Stato di diritto". Lo ha detto il ministro della Difesa, Mario Mauro, rispondendo a margine delle celebrazioni dell'8 settembre a chi gli chiedeva un 'pronostico' su quanto accadra' domani in giunta elezioni del Senato, quando l'organo parlamentare si riunira' per decidere sulla decadenza da senatore di Silvio Berlusconi. "Senza pregiudizio credo sia giusto ascoltare le ragioni Pdl". Riguardo ai rischi di ripercussioni sul governo di una eventuale decadenza del Presidente del Popolo delle Liberta', Mauro ha ribadito: "Berlusconi ha piu' volte sottolineato che questo tema va scisso da quello della tenuta del governo". "Chi si e' assunto la responsabilita' di votare per la seconda volta Napolitano credo sia piu' che consapevole dell'onere di partecipare ad un governo tanto straordinario", ha aggiunto il ministro della Difesa. "Il paese vive delle difficolta' che non sono quelle del '43, ma quello spirito sia di esempio e spero che i partiti che sostengono la maggioranza al governo siano responsabili", ha concluso Mauro. BERLUSCONI: QUAGLIARIELLO, RICORSO E' PRATICA COMUNE Il ricorso alla Corte di Strasburgo "e' una pratica comune". Lo pensa il ministro delle Riforme costituzionali, Gaetano Quagliariello, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio, che commenta la presentazione del ricorso alla Corte Europea di Silvio Berlusconi contro l'Italia. "Non ho ancora letto gli atti - ha aggiunto il ministro - ma ritengo che un cittadino che si sente danneggiato da una legge abbia il diritto a ricorre. E' una cosa che rientra nel rispetto rigoroso dello stato di diritto".





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