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Calcio. Il Foggia torna da Melfi con un punto e molti rimpianti


Cristian Agnelli. (foto) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 22 SET. - Il Foggia e è sceso allo stadio Arturo Valerio di Melfi con la ferma intenzione di non perdere ancora. Nelle precedenti tre gare un solo punto, quello ottenuto all’esordio con l’Aprilia e poi due sconfitte, in trasferta a Teramo e domenica scorsa in casa contro la capolista Vigor Lamezia anche se con il rimpianto per aver costruito tanto e raccolto nulla. A Melfi, invece, chi ha tenuto il pallino del gioco per quasi tutta la partita è stato il Foggia sullo score due traverse ed un rigore netto per fallo di mano in area non assegnato, più qualche latra occasione gol fallita. Andimao con ordine. Al settimo minuto Giglio riceve in area controlla bene la sfera ma si fa anticipare al momento di concludere. La specialità di capitan Agnelli è la conclusione da fuori, ma il suo primo tentativo dal limite termina con la palla alta sulla traversa. Quattro minti dopo ancora il Foggia pericoloso con Zizzari che ha sul destro la palla per realizzare ma invece di concludere serve in mezzo all’area dove nessun rossonero si fa trovare pronto alla conclusione. Al ventesimo il Foggia si fa molto pericoloso con Agnelli che dalla distanza colpisce in pieno l´incrocio dei pali alla sinistra di Giordano apparso fuori causa. Il Melfi cerca di reagire ma lo fa solo su calcio piazzato con Pinna che manda a lato. Il Foggia preme, ma sbaglia troppo sia in fase di ultimo passaggio e sia nelle conclusioni sprecando tanti, troppi palloni. Tre minuti dopo la mezzora Agnelli imbeccato da Cavallaro entra in area e ma il suo diagonale termina incredibilmente fuori. Foggia vicinissimo ancora una volta al vantaggio. Al trentottesimo un nettissimo fallo di mani in area di Pinna viene ignorato dall’arbitro e costa l’espulsione al medico sociale dei rossoneri. Foggia ancora più padrone del campo nella ripresa, ma non riesce a metter in porta la sfera e d è ancora Cavallaro che tutto solo in area manca il gol. Ancora Cavallaro imbeccato da Agnelli si inventa una parabola che per poco non beffa Giordano. Foggia che domina, ma non graffia ancora con Agnelli che serve Giglio che anticipa Giordano in uscita, ma la conclusione e non termina in porta. Al sessantaduesimo Agnelli vede Giordano fuori dai pali e fa partire un bolide che batte sulla parte inferiore della traversa e torna in campo. Foggia davvero sfortunato. Il Foggia non trova gli psaazi giusti e tenatre di servire le punte con lanci lunghi è poco produttivo. Ancora Giglio alla conclusione, ma la palla ancora una volta, termina di poco a lato. A dodici minuti dalla fine il Foggia ha rischiato la beffa con un colpo di testa di Cuomo che Narciso, all’esordio dopo quindici mesi di assenza dai campi per squalifica, sventa con un colpo di reni magistrale. Padalino ci crede nella vittoria e rischia la carta Venitucci a dieci minuti dalla fine, ma l’apporto del centrocampista di qualità non è decisivo. Agnelli direttamente su calcio di punizione impegna Giordano in una deviazione miracolosa. Dall´angolo di Venitucci e´ Quinto a sfiorare il palo. Sempre Agnelli su calcio di punizione impegna Giordano che vola all´incrocio e compie il miracolo. Termina 0-0 una gara che il Foggia avrebbe meritato di vincere per le tante occasioni gol create e sprecate. Un Foggia decisamente in crescita, ma ancora troppo inefficace in fase conclusiva.





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