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Concordia: si riempiono cassoni Non ancora trovati i dispersi

Le fasi della rimozione della Concordia. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 17 SET. - Si lavora senza sosta attorno al relitto della Costa Concordia e l'ipotesi piu' probabile - stando ai tecnici - e' che la rotazione possa essere completata entro l'alba di oggi. e' finita la fase di tensionamento ed e' cominciato il riempimento d'acqua dei cassoni laterali. La rotazione della nave potrebbe completarsi entro quattro ore. Lo afferma il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. Gabrielli rende noto che per ora "non ci sono stati sversamenti in mare" dalla nave e che non sono stati ritrovati i corpi dispersi. "Lavoreremo tutta la notte", ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione civile, nella conferenza stampa tenuta nel pomeriggio all'Isola del Giglio. E alla domanda se le operazioni di rotazione della Costa Concordia finiranno all'alba, Gabrielli ha risposto senza esitazioni "Assolutamente si'", non mancando anche di fare una constatazione che sa di amarezza. "Questa e' la logica di questo Paese. Invece di dire 'bravo perche' ti sei premunito', si dice 'perche' non hai calcolato anche la sfiga'?". Lo ha detto quando gli e' stato chiesto di un inconveniente tecnico (peraltro subito risolto) durante la complessa, e mai prima d'ora attuata al mondo, operazione di rotazione di un relitto, e per giunta di stazza come quella di una nave crociera, e in questo caso si parla di una stazza da 114mila tonnellate. Una operazione che ha un passaggio chiave: quello dei 20 gradi, rispetto ai 65 di rotazione complessiva. "Quando saremo arrivati a 20 gradi - ha spiegato Gabrielli - sara' quello il momento in cui interverranno altre forze esterne: i cassoni riempiti d'acqua e la naturale gravita'. La nostra tappa intermedia resta questa". L'operazioen ha preso il via alle 9 e un minuto, con circa tre ore di ritardo per le avverse condizioni meteo-marine, e' arrivato il via libera dalla 'control room' composta da un team di 12 persone. E poco dopo le 12 la nave si e' visibilmente staccata dalla roccia. La rotazione ha raggiunto a quel punto circa 3 gradi, anche se la nave non si e' ancora appoggiata sulla struttura di metallo che servira' a sopraelevarla una volta completata la cosiddetta operazione di parbuckling. "C'e' stata una prima fase - ha spiegato l'ingegner Sergio Girotto, responsabile del progetto per Titan-Micoperi - dove lo scafo si e' ripreso la sua forma iniziale, poi ha cominciato ad abbandonare il fondale dove e' rimasto adagiato tutto questo tempo". I 36 cavi di acciaio che imbragano lo scafo e predisposti per il tiraggio, hanno lentamente iniziato le operazioni di rotazione, in attesa di 'girarla' di 65 gradi, riportando lo scafo - 290,2 metri di lunghezza per 35,5 metri di larghezza, grande quasi come 100 aerei Boeing - in 'navigazione'. Nel naufragio di questo 'gigante' del mare, rimasto piegato su un fianco a punta Gabbianara per 20 mesi, hanno perso la vita 32 persone. Due devono ancora essere ritrovate. E ripartono le ricerche dei corpi di cui non si e' avuta piu' traccia dalle 21,42 di quel tragico venerdi' del gennaio 2012, quando la nave da crociera sperono' gli scogli delle Scole, passando a circa 518 metri dalla costa e riportando l'apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo. Concordia: Gabrielli, non ancora trovati i dispersi.





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