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Economia. Bce: in Italia sale il rischio di non raggiungere obiettivi deficit


La sede della Bce. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 12 SET. - Il forte aumento del fabbisogno finanziario italiano, salito a 51 miliardi a luglio 2013 dai quasi 28 del luglio 2012, "mette in risalto i rischi crescenti per il conseguimento dell'obiettivo di disavanzo delle amministrazioni pubbliche nel 2013 (2,9% del Pil)". E' quanto scrive la Bce nel suo bollettino mensile, sottolineando che "il peggioramento e' dovuto soprattutto all'erogazione di sostegno al settore finanziario e al rimborso di arretrati". 

PIL 2013 RIVISTO AL RIALZO A -0,4%; +1% NEL 2014 

Nell'area euro il Pil in termini reali calera' dello 0,4% nel 2013 e aumentera' dell'1% nel 2014. E' quanto emerge dalle proiezioni macroeconomiche formulate dagli esperti della Bce. Rispetto alle stime dello scorso giugno, il valore per il 2013 e' stato rivisto al rialzo di 0,2 punti percentuali per effetto, in ampia misura, dell'integrazione degli ultimi dati. Per il 2014 e' stata invece effettuata una correzione di 0,1 punti percentuali al ribasso. 

DISOCCUPAZIONE RESTA ELEVATA MA PROSPETTIVE FAVOREVOLI 

La disoccupazione "resta elevata nell'area dell'euro" ma le prospettive appaiono "lievemente piu' favorevoli". Lo riferisce la Bce nel suo bollettino mensile. "Gli indicatori segnalano un ulteriore calo dell'occupazione nell'area dell'euro nella seconda meta' del 2013, nonostante il miglioramento delle condizioni economiche", si legge nel testo, "tuttavia, i recenti dati mensili sulla disoccupazione suggeriscono prospettive lievemente piu' favorevoli, in quanto il tasso di disoccupazione nell'area dell'euro e' rimasto stabile dal mese di marzo". L'Eurotower ricorda a tale proposito che "gli andamenti dell'occupazione sono tipicamente caratterizzati da un ritardo temporale rispetto all'attivita' economica".





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