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Estero. Assad: consegneremo le armi chimiche. Kerry: le parole non bastano

Il Presidente Assad. (foto Agi) ndr.

di Redazione

GINEVRA, 12 SET. - "Le parole non bastano". Cosi' gli Stati Uniti respingono la proposta siriana che prevede la dichiarazione delle armi chimiche in proprio possesso entro 30 giorni dalla firma della Convenzione internazionale che le mette al bando. "Non e' abbastanza", ha detto il Segretario di Stato americano, John Kerry, nel corso di una conferenza stampa congiunta a Ginevra con Serghei Lavrov, ministro degli Esteri russo. "Usa e Russia sono d'accordo che nessuno dovra' mai piu' usare le armi chimiche", ha proseguito il segretario di Stato Usa, ammettendo anche che una "soluzione politica sarebbe meglio di una soluzione militare". La Russia e' "determinata a cercare un compromesso" per risolvere la crisi, ha invece affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. La consegna delle armi chimiche da parte del regime siriano "rende inutile" ogni ipotesi di attacco armato, ha sottolineato il capo della diplomazia russa. SIRIA: ONU, RICEVUTI DOCUMENTI FIRMA CONVENZIONE ARMI CHIMICHE Le Nazioni Unite hanno ricevuto dal governo siriano i documenti propedeutici alla firma che Damasco mettera' alla Convenzione che bandisce le armi chimiche nel mondo. Lo ha riferito un portavoce del palazzo di vetro. "Stiamo traducendo e stiamo studiando un documento ricevuto nelle ultime ore dal governo della Siria", ha spiegato il portavoce, Farhan Haq, aggiungendo che e' un "documento di adesione". ASSAD: CONSEGNEREMO ARMI MA USA CESSINO MINACCE Il presidente siriano, Bashar Assad, ha assicurato che il suo governo firmera' la Convenzione sulle armi chimiche e consegnera' tutte quelle in suo possesso. "La Siria", ha sottolineato Assad intervistato dal canale russo Rossiya 24, "sta mettendo le proprie armi chimiche sotto il controllo internazionale grazie alla Russia, la minaccia degli Stati Uniti non ha avuto peso nella nostra decisione". Assad ha tuttavia precisato che Damasco non consegnera' le proprie armi chimiche se Washington non smettera' di minacciare un attacco contro il proprio territorio. "Quando vedremo che gli Stati Uniti tenere davvero alla stabilita' dell'area smettendo di minacciarci e fermando le forniture ai terroristi, allora - ha spiegato Assad nel corso di un'intervista a un canale televisivo - potremo proseguire in questo percorso".





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