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Estero. Australia: domani al voto, conservatori di Abbott in testa

Tony Abbott. (foto) ndr.

di Redazione

CANBERRA, 6 SET. - L'Australia va domani alle urne per un voto che potrebbe segnare il ritorno al potere dei conservatori, dopo sei anni di governi laburisti. L'ultimo sondaggio indica che dei due blocchi principali, l'opposizione liberalnazionale di Tony Abbott otterrebbe il 53% dei voti contro il 47% del Labour Party. La coalizione conservatrice, stando al rilevamento pubblicato dal Sydney Daily Telegraph, si garantirebbe anche 20-25 seggi di premio di maggioranza nella Camera dei rappresentanti, per un totale di 90 seggi parlamentari sui complessivi 150. Resta l'incognita dei piccoli partiti che potrebbero essere decisivi se il voto fosse frantumato come nel 2010. Si profila quindi un ritorno amaro per Kevin Rudd, il 55enne ex diplomatico ed ex premier laburista subentrato in corsa a Julia "la rossa" Gillard alla guida del governo e del partito. Anche perche' secondo il sondaggio il 78% ritiene che Abbott, un 56enne cattolico tradizionalista dalla gaffe facile, abbia fatto una campagna elettorale migliore contro appena l'8% che premia Rudd. L'ex premier sembra pagare anche le divisioni nel suo partito che ha cambiato leader due volte nell'ultima legislatura. Rudd, pero', non si da' per vinto e spera ancora in una vittoria: "Ho gia' visto distacchi di questo tipo essere colmati in passato e ritengo che vi siano molti indecisi su cio' che i tagli annunciati da Abbott implicherebbero per loro". Le elezioni si svolgono in un clima di pessimismo per l'economia, specialmente per il calo della domanda cinese, e di rifiuto della politica. Abbott ha puntato sulla voglia di cambiamento affermando che sosterra' la crescita imponendo all'Australia di vivere "in base ai propri mezzi". Rudd, che rivendica ai laburisti il merito di aver resistito alla crisi modniale (nel 2013 la crescita e' del 2,5%), ha promesso nuovi investimenti pubblici per sostenere altri settori come turismo, costruzioni e manifatturiero. Nelle ultime elezioni i laburisti avevano pareggiato con i conservatori ma poi erano riusciti a ottenere l'appoggio esterno dei Verdi e di tre deputati indipendentisti per creare un governo di minoranza.





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