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Estero. Siria: Assad, "Armi chimiche via entro un anno, costera' un miliardo"

Il Presidente Assad. (foto Agi) ndr.

di Redazione

WASHINGTON, 19 SET. (AGI) - Il presidente siriano, Bashar al-Assad, ha ammesso che il suo Paese possiede ami chimiche e si e' impegnato a distruggere l'arsenale. Lo ha detto in un'intervista concessa alla tv americana Fox Newes. Nell'intervista, che e' stata registrata martedi' a Damasco, Assad sostiene che lo smantellamento costera' "un miliardo di dollari" e che richiedera' almeno un anno di lavoro. Assad comunque ha riconosciuto che "avendo aderito la settimana scorsa al trattato internazionale sulle armi chimiche", la Siria ha dato il suo consenso "a sbarazzarsi di queste armi perche' siano distrutte". "Credo -ha aggiunto- che tecnicamente sia molto complicato, richiedera' molto denaro, intorno a un miliardo". Il presidente siriano ha anche sottolineato che il suo Paese non e' dilaniato dalla guerra civile, ma attaccato ad "decine di migliaia di jihadisti", la maggior parte di al-Qaeda. Intanto il vice ministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, che mercoledi' a Damasco ha incontrato il presidente Bashar al-Assad, ha assicurato che Il contributo russo all'eliminazione dell'arsenale chimico siriano sara' "significativo": non solo di carattere politico, ma anche materiale. "La nostra assistenza sara' materiale e non solo politica - ha spiegato a Interfax - puo' essere un aiuto di esperti, possono essere tecnologie e molto altro". "In ogni caso - ha pero' sottolineato - ora bisogna concentrarsi sull'iniziare il lavoro". A suo dire, tutte le altre questioni possono essere decise piu' avanti. Secondo quanto riferito da una fonte militare russa all'autorevole quotidiano Kommersant, Mosca potrebbe inviare, insieme agli Stati Uniti e ad altri Paesi europei, anche contingenti militari.





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