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Calcio. Foggia: Pareggio e recriminazioni con l’Aprilia

Il gol di Cavallaro dell'Aprilia. (foto) ndr.

di Mario Schena 

FOGGIA, 1 SET. - Un anno all'inferno e ritorno. Il Foggia e' di nuovo tra i professionisti e con la chiara intenzione non solo di rimanerci, ma determinato a piazzarsi tra le prime otto e salire in Prima Divisione. Apre la stagione di caccia dei rossoneri l'Aprilia che nella passata stagione ha sfiorato la promozione arrendendosi nella semifinale dei play-off con il Teramo. Il tecnico Ferrazzoli non nasconde la voglia del colpaccio anche se alla vigilia ha ammesso che lo Zaccheria fa paura a chiunque. Dalla sponda rossonera mister Padalino ha una squadra che va ancora componendosi visto l'arrivo, proprio ieri di Mantovani, classe novantatré proveniente dal Chieti, ma di proprietà' di Crotone e Parma. Padalino schiera i rossoneri a trazione offensiva con un quattro,tre,tre. In difesa, Filosa e D'Angelo centrali e Savarise e Pambianchi esterni. In mezzo al campo Quinto, D'Allocco e Venitucci. In attacco, Cavallaro e Leonetti esterni e Giglio punta centrale. A trazione decisamente difensiva l'Aprilia con un quattro, cinque, uno. Parte contratto il Foggia e subisce l'Aprilia che comincia subito a pungere con D'Anna che ricevuto in omaggio il pallone da Venitucci si invola verso Micale, ma conclude alto. Ci prova Ferrari, ma anche la sua girata sotto misura termina sul fondo. Il Foggia cerca di organizzarci e prova a far male all'Aprilia con Venitucci che da fuori area conclude alto sulla traversa. Primo vero rischio per gli ospiti al quarto d'ora con Ragni che non trattiene un forte rasoterra di Leonetti sul quale si avventa Giglio, ma partendo da posizione di fuorigioco. Un minuto dopo la prima vera palla gol dell'incontro capita al bomber rossonero Giglio che su spizzata di testa di Leonetti si trova tutto solo davanti Ragni, ma il capocannoniere del campionato scorso conclude incredibilmente alto. Il Foggia spinto da un ottimo D'Allocco tiene campo ma si sbaglia spesso l'appoggio al proprio compagno. Al trentacinquesimo purtroppo per i rossoneri D'Alloco si infortuna ad una spalla ed e' costretto ad abbandonare il campo e i guai, come si sa, non arrivano mai da soli, visto che un minuto dopo D'Anna, complice una deviazione del centrale rossonero, si inventa una parabola imprendibile per Micale segnando il suo quarto gol personale al Foggia con quattro maglie diverse. Aprilia in vantaggio e Foggia che accusa il colpo rischiando anche il secondo gol per una indecisione dei difensori rossoneri che consentono a D'Anna di colpire di testa a due passi dalla porta. Il Foggia va negli spogliatoi stordito da uno svantaggio tutto sommato immeritato. La ripresa propone un Foggia decisamente più volitivo, ma allo stesso tempo confusionario. La squadra di Padalino non riesce a trovare le giuste misure negli appoggi e ne consegue una lunga teoria di passaggi sbagliati. L'Aprilia si chiude e dal quarto d'ora comincia un vero e proprio assedio del Foggia alla retroguardia dei pontini. Proprio al quindicesimo i rossoneri si confezionano la seconda palla gol della gara fallita questa volta da Cavallaro che davanti a Ragni manda fuori di testa un cross dalla destra di Savarise. Il gol sembra però nell'aria e ci pensa proprio Cavallaro, lanciato splendidamente da Venitucci, a riequilibrare la gara battendo Ragni con un rasoterra nell'angolino alla sinistra dopo aver saltato Mbodi. Potrebbe addirittura raddoppiare subito il Foggia, ma Leonetti cicca in area da buona posizione su traversone dalla sinistra. Il Foggia arretra il baricentro e consente nuovamente all'Aprilia di farsi pericolosa con Corsi che impegna Micale alla parata in tuffo. Ancora pericolosa la squadra laziale con D'Anna che sbaglia sotto misura di testa, ma anche Leonetti dalla parte opposta sbaglia il tiro da buona posizione. Il Foggia quando si sposta in avanti mette i brividi ai ragazzi di Ferrazzoli e D'Angelo dalla distanza fa sibilare la sfera non lontano dal palo della porta di Ragni. Quattro i minuti di recupero nei quali non accade nulla. Il pari accontenta tutti e la gara si chiude con le squadre stremate. Ovviamente ogni giudizio sarebbe troppo affrettato e prematuro, ma il Foggia ha dimostrato che deve solo migliorare sul piano dell'intesa e raggiungere la condizione fisica ottimale, il materiale umano sul quale fondare le speranze c'è.





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