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Grillo su nuovo "Vaffaday", "siamo in guerra, si gioca il futuro"

Il leader di M5S Beppe Grillo. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 3 SET. (AGI) - Beppe Grillo annuncia un nuovo 'Vaffaday'. "Siamo in guerra, una guerra che decidera' il destino di questo Paese per il prossimi decenni", ha scritto sul suo blog. "O ci sara' una svolta o una lenta stagnazione con facce nuove a proteggere i vecchi interessi di sempre", ha spiegato. "Presto faremo il terzo VDay. Tenetevi pronti", ha preannunciato.- "Kasparov, il campione sovietico, diceva che gli scacchi sono il gioco piu' violento che esiste. Ed e' una partita a scacchi con un Sistema Organizzato a norma di legge quella in corso da anni in Italia", ha spiegato Grillo. "Una partita che ha mandato a morte giudici, fatto esplodere bombe, espulso silenziosamente dalla scacchiera giocatori avversari in tutti i settori della societa'. E' avvenuto nella politica, nell'informazione, nelle grandi industrie, nell'arte. Chi e' nel Sistema deve far parte del Sistema, sia questi un politico, un cantante, un industriale. L'occupazione degli spazi della scacchiera e' continuo, incessante, a colpi di leggi, di disinformazione, dell'utilizzo di ogni regola fatta su misura. Ogni casella disponibile va presidiata", ha sottolineato. "Parafrasando Karl von Clausewitz 'La politica non e' che la continuazione della guerra con altri mezzi'. Il MoVimento 5 Stelle non e' violento, ma e' rivoluzionario. Vuol cambiare la societa', restituire ai veri giocatori, i cittadini, la scacchiera, il gioco", ha assicurato, "cambiare in senso democratico la Costituzione e lo Stato". "Il M5S e' una variabile che il Sistema, non solo quello nazionale, non aveva previsto e ha quindi reagito con ogni mezzo possibile per escluderlo dal gioco", ha proseguito grillo. "Il M5S e' condannato dalla sua stessa natura a vincere la partita o a perderla irrimediabilmente. I pezzi bianchi non possono allearsi con quelli neri. A differenza degli scacchi in questa partita non e' previsto il pari, ma solo lo scacco matto", ha assicurato. "Siamo in guerra, una guerra che decidera' il destino di questo Paese per il prossimi decenni. O ci sara' una svolta o una lenta stagnazione con facce nuove a proteggere i vecchi interessi di sempre", ha sottolineato ancora. "Le giovani generazioni non hanno un futuro, laureati e diplomati hanno lasciato l'Italia a centinaia di migliaia in questi anni alla ricerca di lavoro e di opportunita'. Sono loro i nostri rifugiati politici costretti ad espatriare, come i siriani, come i libici. Prendono il treno al posto dei barconi. Come in tempo di guerra, lasciano le loro case bombardate dalla corruzione e dall'arroganza della classe politica", e' il paragone di Grilo. "Non e' piu' tempo di parlarsi addosso, ma di azioni, di segnali, di presenze. Il Parlamento si e' dimostrato una scatola di tonno vuota, il contenuto lo aveva gia' divorato da tempo il Sistema. Bisogna tornare nelle piazze e pretendere che la RAI diventi una casa di vetro, oggi e' solo uno strumento di propaganda in mano ai partiti", e' la sua accusa. "Con i fatti, non con le parole. Chi vuole guardarsi l'ombelico si tiri fuori. Il M5S non e' il suo ambiente", ha ammonito. "Presto faremo il terzo VDay. Tenetevi pronti", ha chiesto.





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