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Il Papa contro pettegolezzi: 'Le chiacchiere possono uccidere'

Papa Francesco. (foto Agi) ndr.

di Redazione

CdV, 2 SET. (AGI) - "Quello che nel suo cuore odia suo fratello e' un omicida". Papa Francesco ha ripetuto oggi le dure parole della prima Lettera di Giovanni nell'omelia della messa celebrata questa mattina a Santa Marta, la prima dopo la pausa estiva. "Noi - ha detto il Papa - siamo abituati alle chiacchiere, ai pettegolezzi. Ma quante volte le nostre comunita', anche la nostra famiglia, sono un inferno dove si gestisce questa criminalita' di uccidere il fratello e la sorella con la lingua!". "Di chi va ai vertici si parla bene, ma solo per un po'" "Una comunita', una famiglia - ha proseguito Francesco - viene distrutta per questa invidia, che semina il diavolo nel cuore e fa che uno parli male dell'altro, e cosi' si distrugga". "In questi giorni - ha sottolineato il Pontefice - stiamo parlando tanto della pace, vediamo le vittime delle armi, ma bisogna pensare anche alle nostre armi quotidiane: la lingua, le chiacchiere, lo spettegolare". Ogni comunita' - ha spiegato - deve vivere invece con il Signore ed essere "come il Cielo": "Perche' ci sia pace in una comunita', in una famiglia, in un Paese, nel mondo, dobbiamo incominciare cosi': essere con il Signore. E - ha elencato Papa Bergoglio - dov'e' il Signore non c'e' l'invidia, non c'e' la criminalita', non c'e' l'odio, non ci sono le gelosie. C'e' fratellanza". "Chiediamo questo al Signore: mai uccidere il prossimo con la nostra lingua, ed essere con il Signore come tutti noi saremo in Cielo", ha poi concluso.





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