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Renzi. Disponibile a guidare Pd Serve una rivoluzione radicale

Matteo Renzi. (foto) ndr.

di Redazione

ROMA, 1 SET. (AGI) - "Io sono disponibile a guidare questo partito? Assolutamente si', ma decidono gli elettori". Lo ha detto Matteo Renzi alla Festa democratica di Genova. "Il punto - ha spiegato - non e' cosa faccio io da grande, ma come fare un partito che non sbagli un gol a porta vuota, che torni a vincere. Io - ha assicurato - faro' tutto quello che puo' servire per arrivare a questo obiettivo". "Che io ci stia facendo un pensierino si era capito", ha aggiunto Renzi a proposito della possibilita' che si candidi a fare il segretario del Pd. Renzi ha di nuovo incalzato Epifani a convocare "questo benedetto congresso che va fatto entro il 7 novembre". Secondo Renzi "vanno rottamati anche alcuni personaggi dell'economia. Serve una rivoluzione radicale, non basta il cacciavite". "Il 25 febbraio ha perso il Pd. Riuscire a non vincere le elezioni non era facile, ci siamo dovuti impegnare. Se avessimo pensato meno a smacchiare il giaguaro ma ad occuparci di piu' dei giovani e del lavoro, ora al governo ci saremmo noi, senza Brunetta o Alfano", ha poi detto il sindaco di Firenze "Vorrei che al Congresso del Pd si tornasse a parlare del bene dell'Italia. Se il Pd parla dell'Italia vince, se parla del Pd perdiamo tutti", ha aggiunto Renzi. "Se avessimo pensato meno a smacchiare il giaguaro e piu' alle proposte concrete, al governo ci saremmo noi senza Brunetta, Alfano e Schifani". "Rottamiamo anche De Coubertin...". Con questa battuta Renzi ironizza sul suo slogan di 'rottamatore' citando il famoso detto di Pierre de Coubertin: 'L'importante non e' vincere ma partecipare". Ribadendo che "il Pd deve tornare a vincere". "Il primo che dice di essere renziano, gli firmerei un trattamento sanitario obbligatorio...", dice aggiunge Renzi che dice no all'"idea che la politica si riassuma in un cognome e in un suffisso". "Quando la politica sta in mezzo alla gente - ha sostenuto - e' una cosa seria, non quando e' chiusa nelle stanze di partito.. La corrente non puo' esistere piu'". "Io sono per l'abolizione del Senato, quindi sono un po' tranchant in partenza, nel senso che ritengo che il ping pong tra Camera e Senato andava bene ai tempi della Costituente ma che oggi sia superato. Oggi bisognerebbe fare le cose piu' veloci. Immagino che risparmiare 315 indennita' senatoriali non cambia la vita del paese ma sia un segnale. Detto questo - ha aggiunto Renzi - finche' il Senato c'e' non credo sia un errore che, nel momento in cui si accetta l'idea dei senatori a vita, ci siano personalita' che vengono indicate a tutti come figure di eccellenza, significative. L'Italia - ha concluso - e' fiera di Piano, Cattaneo, Abbado e Rubbia". Quanto alla vicenda Berlusconi dice: "Un garantista non considera Berlusconi colpevole alla prima o alla seconda sentenza. Ma quando, in uno Stato di diritto un cittadino viene condannato in via definitiva, se tu contesti questo fatto contesti le istituzioni. Il problema e' semplice: la vicenda e' quella, chiara, di una condanna passato in giudicato".





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