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Taranto. UIL Puglia: “Favorevoli al confronto sull’aeroporto di Grottaglie, purché non si discuta di scelte già fatte"

Il logo di UIL Puglia. (foto) ndr.
"Restiamo convinti che il futuro dell’Arlotta passi esclusivamente dall’attivazione del trasporto passeggeri”

di Redazione

TARANTO, 6 SET. - “Siamo da sempre favorevoli ai confronti, purché non siano nella logica di Santa Rita, che chiuse i cancelli quando i buoi erano ormai scappati. Sugli aeroporti pugliesi, invece, temiamo che ogni dibattito rischi di diventare vano, in quanto le risorse sono state assegnate e, a fronte degli 81 milioni destinati a Bari e Brindisi e ai 14 milioni per Foggia, ancora una volta lo scalo di Grottaglie è stato totalmente ignorato, penalizzando di fatto il più grande aeroporto del Mezzogiorno, che continua a vivere uno stato di sostanziale paralisi, ergendosi a grande monumento al pubblico spreco”. Aldo Pugliese, Segretario Generale della UIL di Puglia e di Bari, ricorda come l’Arlotta sia stato destinato dal principio “al trasporto passeggeri, sebbene in più piani regionali dei trasporti la Regione Puglia l’abbia inopinatamente utilizzato per il servizio cargo, trascurando che lo stesso non fosse, e tutt’ora non sia, attrezzato per tale attività”. “Fortunatamente – continua Pugliese – non siamo i soli ad evidenziare il bilancio chiaramente negativo nella gestione dell’aeroporto tarantino. Una situazione che non può essere tollerata oltremodo, specie in un territorio che sta subendo come e più di altri i morsi della crisi e che necessita di un forte supporto infrastrutturale per riuscire a intraprendere un percorso di crescita e sviluppo, che rilanci anche il mercato occupazionale e settori strategici per il tessuto economico locale. Invece, l’attività portuale è spesso osteggiata da inutili beghe e una risorsa come l’Arlotta continua a rappresentare una costosissima cattedrale nel deserto”. Il Segretario Generale della UIL regionale ribadisce il “profondo convincimento che l’utilizzazione dell’aeroporto di Grottaglie per il servizio passeggeri sia l’unica strada percorribile, considerando che a trarne benefici non sarebbe solo la provincia tarantina, bensì l’intero arco ionico tarantino, lucano e calabrese settentrionale. E che così si favorirebbe una politica di sinergie tra i quattro scali regionali in grado di guardare ai collegamenti con i Paesi del Mediterraneo, di cui attualmente la Puglia, nonostante la favorevolissima posizione geografica di cui gode, è clamorosamente sprovvista”. “Auspichiamo sin d’ora e ci impegneremo a fondo – conclude Pugliese – affinché il prossimo piano regionale dei trasporti recepisca le esigenze di Grottaglie, accantonando definitivamente l’attività cargo, che peraltro non ha mai suscitato l’interesse degli operatori del settore. Inoltre, ci auguriamo che la Regione Puglia, sempre attenta a bloccare il servizio trasporto passeggeri da Grottaglie, si decida a dare seguito all’annunciata (due anni fa come imminente) privatizzazione di Aeroporti di Puglia, rimettendo nelle mani di soggetti realmente interessati e competenti la gestione e il funzionamento della rete aeroportuale pugliese, onde evitare il ripetersi di casi di mala gestione come quelli dell’Acquedotto Pugliese e della Fiera del Levante”.





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