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Andria (Bat). Tenta di estorcere denaro ad un compro oro. Arrestato andriese dalla polizia

Una 'volante' della polizia. (foto) ndr.

di Redazione

ANDRIA (BA), 29 OTT. - Lo scorso 25 ottobre, in Bitonto, nel corso dell’attività di prevenzione dei reati in pregiudizio del settore dell’agroalimentare, che si registrano nelle aree rurali dei Comuni di Bitonto e Palo del Colle, si è tenuta, presso il locale Commissariato di P.S., una riunione tecnico-operativa con il Corpo Forestale dello Stato, la Polizia locale di Bitonto, la Polizia Provinciale ed i responsabili dei Consorzi di Vigilanza Campestre. Detta riunione si è resa necessaria per coordinare i servizi volti al contrasto del citato fenomeno, concordandone le modalità e gli obiettivi d’intervento nelle aree maggiormente interessate. Nella circostanza, si è evidenziata la necessità di segnalare, nell’ambito della specifica attività istituzionale di ciascun Corpo o Ente, nonché da parte del personale addetto alla Vigilanza Campestre, alle Sale Operative delle FF.OO, agli equipaggi della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri ogni anomalia o situazione che desti sospetto. Nei giorni scorsi, in Andria, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria del locale Commissariato di P.S. ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di O.B, andriese di anni 20, per i reati di estorsione, lesioni personali aggravate e ricettazione. L’emissione dell’ordinanza consegue a fatti verificatisi nella serata del 30 settembre scorso, quando l’uomo a bordo di una bicicletta, risultata poi rubata, si era recato presso un esercizio commerciale del genere “Compro–Oro”, nel centro cittadino, per estorcere del denaro al titolare. Di fronte al rifiuto dell’esercente, il malfattore prima lo ingiuriava e minacciava, poi lo colpiva con violenza al volto ed alla testa, dileguandosi rapidamente. Approfondimenti info-investigativi successivi portavano, in breve tempo, all’identificazione del responsabile e di come il predetto avesse reiterato più volte le richieste estorsive nei confronti del titolare del negozio di compravendita dell’oro, che fino ad allora non aveva mai denunciato quanto subito, per paura di ritorsioni. L’ordinanza veniva notificata presso la Casa Circondariale di Trani, dove, da pochi giorni, l’arrestato era ristretto per altro reato.





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