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Lavoro. Svimez: Italiani in fuga dal Mezzogiorno

Italiani del sud in partenza per lavoro. (foto Asca) ndr.

di Redazione

ROMA, 17 OTT. - In venti anni sono emigrati dal Sud circa 2,7 milioni di persone. Nel solo 2011 si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro Nord circa 114 mila abitanti. Per la maggior parte provenienti dalla Campania, dalla Sicilia, dalla Puglia e dalla Calabria. Altri 50mila si sono spostati all’estero, 10mila in più rispetto al 2010. E la fotografia scattata dalla Svimez nel Rapporto 2013 sull’economia del Mezzogiorno. Il Sud viene indicato con un’area a rischio di desertificazione industriale, dove i consumi non crescono da cinque anni e la disoccupazione reale supera il 28 per cento. Un meridione sempre più povero, dove una famiglia su 7 guadagna meno di mille euro al mese. Secondo la Svimez, nel 2012 il Pil è calato al Sud del 3,2 per cento, oltre un punto percentuale in più rispetto al Centro Nord Il sistema produttivo è in crisi di competitività ed è poco propenso all’innovazione. Dal 2007 al 2012 il manifatturiero al Sud ha ridotto il proprio prodotto del 25%, i posti di lavoro del 24% e gli investimenti del 45%. Il valore aggiunto del manifatturiero sul totale al Sud è sceso dall’11,2% del 2007 al 9,2% del 2012. Ma la vera emergenza resta l’occupazione. Nel primo trimestre del 2013 il Mezzogiorno ha perso 166mila posti di lavoro rispetto all’anno precedente. Gli occupati sono sesi quindi sotto la soglia dei 6 milioni, come non accadeva dal 1977.





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