Miss Italia. Miluna sponsor della bellezza italiana
Patrizia Mirigliani con le miss. (foto M.I) ndr. |
Per l’edizione 2013 presenta la nuova collezione “Vertigo”, dedicata alle miss
di Redazione
JAESOLO (VE), 24 OTT. - «Da 74 anni Miss Italia mette in evidenza la bellezza della donna, ma in una dimensione positiva di divertimento e gioco, perché è proprio nel gioco e nella competizione sportiva che ciascuno di noi tira fuori il meglio di sé». Con queste parole Sergio Cielo, presidente del brand Cielo Venezia 1270 commenta la partnership con il Concorso, iniziata nel 1997.
Una dichiarazione che conferma appieno il sostegno a Miss Italia e alla sua presidente Patrizia Mirigliani: «Ho sempre pensato che ogni crisi sia un’opportunità per crescere e migliorarci: così anche Miss Italia uscirà da quest’anno di turbolenze più forte. In una società che cambia ha dimostrato la capacità continua di rinnovarsi e di dare sempre più spazio ai sogni di tante giovani donne che possono trovare qui un modo per esprimersi, raccontarsi, affermarsi», ha aggiunto.
E’ firmata da Miluna la celebre corona che si posa sul capo della vincitrice, ma anche le collezioni dei Gioielli che ogni anno vengono realizzati in occasione della manifestazione.
Per l’edizione 2013 la partnership tra il Concorso e il marchio Miluna si arricchisce di nuovi significati: l’azienda vicentina quest’anno gioca nel “suo” Veneto, una terra che ha dato al Concorso già sei Miss Italia (al quarto posto nella classifica per regioni). Alla finale di Jesolo sono sei le finaliste che indossano la fascia nazionale Miluna, mentre nel pomeriggio di venerdì 25 ottobre verrà assegnato l’omonimo titolo nazionale a una ragazza che rappresenterà per un anno le caratteristiche del “gioiello dell’amore”.
Miluna presente quest’anno l’ultima collezione: un “vortice” d’amore dal nome Vertigo, caratterizzata da una seducente e dinamica spirale in argento con anima in titanio, impreziosita da perle e gemme, che segue armoniosamente le linee del corpo, mantenendo la flessibilità e l’elasticità inalterate nel tempo.
Primo impegno di Miss Italia 2013: testimonial per la vaccinazione delle giovani ragazze
Il 31 ottobre in Campidoglio a Roma per il convegno di “IncontraDonna” Quattro giorni dopo la sua elezione, Miss Italia 2013 ha già un appuntamento fissato in Campidoglio, a Roma, dove parteciperà al convegno organizzato dall’Associazione “IncontraDonna onlus”, presieduto dalla prof.ssa Adriana Bonifacino, a conclusione del mese di prevenzione per la donna. Alla ragazza eletta a Jesolo su La7 sarà infatti affidato il compito di promuovere, nell’anno in cui detiene il titolo, la vaccinazione per le giovani ragazze, invitando le mamme a non perdere l’opportunità della gratuità per le undicenni chiamate direttamente dalle ASL di appartenenza. «L’impegno sociale della Miss - ha detto la prof.ssa Bonifacino - porterà un messaggio di salute e benessere nelle famiglie. La bellezza è sicuramente un valore, ma la salute è un bene che non dobbiamo e non possiamo trascurare. E la salute nasce con la prevenzione e con l’attenzione che le donne, sin da piccole, possono mettere nel rispettare i corretti stili di vita, ad iniziare dalla sana alimentazione e dall’attività fisica». L’associazione ha ringraziato poi Patrizia Mirigliani per l’attenzione con cui ha sempre coniugato bellezza e salute, due facce della stessa medaglia, e per l’impegno che mette in tutte le iniziative che da anni la trovano presente nel sociale. «Siamo certi – si aggiunge - che questa innovativa edizione del 2013 porterà la nuova Miss in ogni casa dove c’è una giovane donna che potrà, vaccinandosi contro l’HPV, scongiurare un serio pericolo per la propria salute». ‘IncontraDonna onlus’ è una associazione no profit, dedicata al supporto dei pazienti con un vissuto oncologico, che svolge attività in diverse direzioni. «Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione - spiega la prof.ssa Bonifacino - è stato individuato un argomento di forte attualità come quello della vaccinazione per il papilloma virus (HPV) che coinvolge a livello nazionale tutta la popolazione femminile a partire dagli undici anni. E’ un vaccino di grande efficacia contro il tumore del collo dell’utero e delle infezioni a trasmissione sessuale correlate a questo virus che oltre il 70% della popolazione contrae nella giovane età con i primi rapporti sessuali». Il vaccino, la cui somministrazione è totalmente sicura ed è gratuita nelle undicenni, coinvolge un numero elevatissimo di ragazze, almeno fino ai 26 anni e oltre, che non hanno potuto usufruirne in quanto è disponibile da circa sette anni in Italia. Il Ministero della Salute e le Regioni sono fortemente impegnati nel promuovere la vaccinazione per l’HPV, ma la copertura della popolazione giovanile non è ancora sufficiente perché non adeguatamente informata e incoraggiata a compiere la vaccinazione stessa.
Massimo Ghini: «Una manifestazione non ipocrita»
«Offriamo il palcoscenico alle ragazze con il loro nome, senza numeri» «Mi è scattata la molla incontrando per caso gli organizzatori di Miss Italia in provincia - dice Massimo Ghini in un’intervista a “Repubblica” - Mi hanno raccontato cosa fanno, come riempiono le piazze dei paesi italiani, quanto resiste ancora il sogno di Cenerentola». «Non mi è parso giusto questo accanirsi in maniera ideologica e moralista contro una cosa che da settant’anni è la manifestazione della bellezza italiana - prosegue l’attore, conduttore della Finale su LA7 - ed è molto meno morbosa di cose inqualificabili che passano attraverso la pubblicità in tv, sui giornali e per strada, nelle trasmissioni televisive. Ho pensato che oggi Miss Italia sia una manifestazione non ipocrita, con un sano sapore di manifestazione strapaesana, e che forse potevo contribuire a riportare alla memoria quando in giuria c’erano Mastroianni, Sordi, Vitti, De Sica, e partecipavano la Mangano, Lucia Bosè, Sofia Loren o Daniela Bianchi». «Noi partiamo con una formula basata su una serata unica, in cui viene offerto un palcoscenico a delle ragazze che non si limiteranno a sfilare in passerella, ma faranno delle prove. Diventerà una sorta di talent, e le ragazze saranno tutte identificate con un nome e non con numero. Insomma - conclude Ghini – mi è sembrata una scommessa che valeva la pena giocare».
Primo impegno di Miss Italia 2013: testimonial per la vaccinazione delle giovani ragazze
Il 31 ottobre in Campidoglio a Roma per il convegno di “IncontraDonna” Quattro giorni dopo la sua elezione, Miss Italia 2013 ha già un appuntamento fissato in Campidoglio, a Roma, dove parteciperà al convegno organizzato dall’Associazione “IncontraDonna onlus”, presieduto dalla prof.ssa Adriana Bonifacino, a conclusione del mese di prevenzione per la donna. Alla ragazza eletta a Jesolo su La7 sarà infatti affidato il compito di promuovere, nell’anno in cui detiene il titolo, la vaccinazione per le giovani ragazze, invitando le mamme a non perdere l’opportunità della gratuità per le undicenni chiamate direttamente dalle ASL di appartenenza. «L’impegno sociale della Miss - ha detto la prof.ssa Bonifacino - porterà un messaggio di salute e benessere nelle famiglie. La bellezza è sicuramente un valore, ma la salute è un bene che non dobbiamo e non possiamo trascurare. E la salute nasce con la prevenzione e con l’attenzione che le donne, sin da piccole, possono mettere nel rispettare i corretti stili di vita, ad iniziare dalla sana alimentazione e dall’attività fisica». L’associazione ha ringraziato poi Patrizia Mirigliani per l’attenzione con cui ha sempre coniugato bellezza e salute, due facce della stessa medaglia, e per l’impegno che mette in tutte le iniziative che da anni la trovano presente nel sociale. «Siamo certi – si aggiunge - che questa innovativa edizione del 2013 porterà la nuova Miss in ogni casa dove c’è una giovane donna che potrà, vaccinandosi contro l’HPV, scongiurare un serio pericolo per la propria salute». ‘IncontraDonna onlus’ è una associazione no profit, dedicata al supporto dei pazienti con un vissuto oncologico, che svolge attività in diverse direzioni. «Nell’ambito delle campagne di sensibilizzazione - spiega la prof.ssa Bonifacino - è stato individuato un argomento di forte attualità come quello della vaccinazione per il papilloma virus (HPV) che coinvolge a livello nazionale tutta la popolazione femminile a partire dagli undici anni. E’ un vaccino di grande efficacia contro il tumore del collo dell’utero e delle infezioni a trasmissione sessuale correlate a questo virus che oltre il 70% della popolazione contrae nella giovane età con i primi rapporti sessuali». Il vaccino, la cui somministrazione è totalmente sicura ed è gratuita nelle undicenni, coinvolge un numero elevatissimo di ragazze, almeno fino ai 26 anni e oltre, che non hanno potuto usufruirne in quanto è disponibile da circa sette anni in Italia. Il Ministero della Salute e le Regioni sono fortemente impegnati nel promuovere la vaccinazione per l’HPV, ma la copertura della popolazione giovanile non è ancora sufficiente perché non adeguatamente informata e incoraggiata a compiere la vaccinazione stessa.
Massimo Ghini: «Una manifestazione non ipocrita»
«Offriamo il palcoscenico alle ragazze con il loro nome, senza numeri» «Mi è scattata la molla incontrando per caso gli organizzatori di Miss Italia in provincia - dice Massimo Ghini in un’intervista a “Repubblica” - Mi hanno raccontato cosa fanno, come riempiono le piazze dei paesi italiani, quanto resiste ancora il sogno di Cenerentola». «Non mi è parso giusto questo accanirsi in maniera ideologica e moralista contro una cosa che da settant’anni è la manifestazione della bellezza italiana - prosegue l’attore, conduttore della Finale su LA7 - ed è molto meno morbosa di cose inqualificabili che passano attraverso la pubblicità in tv, sui giornali e per strada, nelle trasmissioni televisive. Ho pensato che oggi Miss Italia sia una manifestazione non ipocrita, con un sano sapore di manifestazione strapaesana, e che forse potevo contribuire a riportare alla memoria quando in giuria c’erano Mastroianni, Sordi, Vitti, De Sica, e partecipavano la Mangano, Lucia Bosè, Sofia Loren o Daniela Bianchi». «Noi partiamo con una formula basata su una serata unica, in cui viene offerto un palcoscenico a delle ragazze che non si limiteranno a sfilare in passerella, ma faranno delle prove. Diventerà una sorta di talent, e le ragazze saranno tutte identificate con un nome e non con numero. Insomma - conclude Ghini – mi è sembrata una scommessa che valeva la pena giocare».
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