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Taranto. Corpo Forestale dello Stato: immobili sequestrati a Martina Franca

Il luogo di scarico dei rifiuti speciali. (foto C.F.) ndr.

di Redazione

MARTINA FRANCA (TA), 2 OTT. - Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione di Martina Franca hanno effettuato in distinte operazioni due sequestri in zona a vincolo paesaggistico nel Comune di Martina Franca, ricadenti negli Ambiti Territoriali Estesi (A.T.E.) di “valore rilevante B” oltre che nell’ “habitat dei trulli” di cui al Piano Territoriale Paesaggistico (PUTT/P ) della Regione Puglia. Le aree sono state interessate da opere di diverso tipo ma entrambe destinate ad avere un impatto rilevante sul territorio; nella fattispecie, si è trattato in un caso dell’occultamento di ingenti quantitativi di rifiuti speciali e nell’altro della realizzazione di un insediamento produttivo. Il primo dei sequestri ha riguardato un’area di circa 166 mq si cui era stato depositato un ingente quantitativo (60 metri cubi circa) di rifiuti speciali derivanti da demolizione edilizia e sottratti al regolare ciclo di smaltimento dei rifiuti; in tal modo gli autori del reato di discarica abusiva hanno lucrato sul mancato smaltimento dei rifiuti nei circuiti autorizzati. Sull’area in cui i rifiuti sono stati abbandonati ricade, oltre a quello prima indicato, anche il vincolo derivante dall’inclusione della zona nei cd. “A.T.D.” (“Ambiti Territoriali Distinti”), di notevole interesse da un punto di vista architettonico – archeologico. Sono in corso ulteriori indagini al fine di stabilire la provenienza di tali rifiuti. Nel corso dell’altra operazione è stata sequestrata un’area sulla quale era in via di costruzione un manufatto in muratura, dell’estensione di mq 166 circa, che al momento dell’intervento è risultato costituito da una base in cemento e blocchi cementizi sopraelevati, con sei pilastri perimetrali in cemento armato; su di esso era stata installata una struttura dell’estensione di circa 30 metri quadrati in ferro zincato con pali e travi. Sia la discarica che l’opera edilizia, entrambe ubicate in area agricola interessata da maestosi alberi di Olivo e da preziose infrastrutture come i muretti a secco, erano prive di qualsiasi autorizzazione. Per tali violazioni sono state denunciate a piede libero all’Autorità Giudiziaria quattro persone. Il reato configurato riguarda la violazione delle disposizioni del “Codice dei beni culturali e del paesaggio” (D. L.vo 42/2004); in aggiunta a tale capo di imputazione, nel primo caso, i proprietari della zona su cui era stato depositato l’ingente quantitativo di inerti sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme dal cd. Testo Unico dell’Ambiente (il D.L.vo n° 152/2006), mentre nel secondo caso i proprietari (anch’essi una coppia) sono stati denunciati per violazione delle norme contenute nel “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” (D.P.R. 380/2001). Oltre che avere rilevanza penale, si trattava in entrambi i casi di opere destinate a mutare in senso fortemente negativo lo stato naturale dei luoghi, con un impatto ancora più rilevante se non fosse intervenuto il personale di Martina Franca a mettere la parola fine a tali scempi. E’ grazie al lavoro ed all’entusiasmo di uomini e donne spinti da una genuina volontà di salvaguardare l’ambiente, se il territorio in cui viviamo è fra i più belli d‘Italia.





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