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Bari. Incontro presentazione libro su Aldo Moro di Ferdinando Imposimato


La locandina dell'evento. (foto com.) ndr.

di Redazione

BARI, 1 NOV. - Lunedì 4 novembre 2013 alle ore 16 presso l'Aula “Aldo Moro” della Facoltà di Giurisprudenza in piazza Cesare Battisti, si terrà la presentazione del libro “I 55 GIORNI CHE HANNO CAMBIATO L'ITALIA – PERCHE’ ALDO MORO DOVEVA MORIRE? LA STORIA VERA” Interverranno: l’autore, dott. Ferdinando Imposimato, Presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione prof. Antonio Uricchio, Rettore dell’Università degli Studi di Bari prof. Mario Spagnoletti, Docente di Storia Contemporanea dell’Università degli studi di Bari ing. Luigi Ferlicchia, Presidente della Federazione Centro studi “Aldo Moro e Renato dell’Andro” dott. Nicola Giampaolo, Postulatore del Processo di beatificazione di Aldo Moro dott.ssa Desirèe Digeronimo, Magistrato della Procura della Repubblica di Roma Modererà Enzo Magistà, direttore del Tg Norba. L’incontro è organizzato dall’Università degli Studi di Bari "Aldo Moro", dal Movimento antimafie "Ammazzateci Tutti" e dal Movimento "Agende Rosse" in collaborazione con la Libreria Gagliano d'Arte. Il libro intende far luce sui reali accadimenti che hanno portato all’uccisione di Aldo Moro sulla base di nuove testimonianze esclusive e documenti inediti su cui Ferdinando Imposimato - giudice istruttore del caso - ricostruisce l'agghiacciante scenario del sequestro, mettendo in dubbio la versione ufficiale dei fatti. Un impegno che ha finito di convincere la Procura di Roma a riaprire l'inchiesta sulla morte di Aldo Moro. I movimenti antimafie: “Ammazzateci tutti” è il nome del movimento anti-'ndrangheta sorto su iniziativa spontanea dei giovani a Locri (RC) negli ultimi mesi del 2005, ossia all'indomani dell'omicidio del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria Francesco Fortugno. Il Movimento è riuscito a unire in un unico grido e in un grande movimento antimafie su scala nazionale la meglio gioventù italiana nella lotta contro le mafie e per la legalità. Il Movimento “Agende Rosse” nasce per iniziativa di Salvatore Borsellino (fratello del Giudice Paolo Borsellino) ed è costituito da cittadini che agiscono affinché sia fatta piena luce sulle stragi del 1992-93 e per sostenere tutti gli inquirenti impegnati nelle delicate inchieste su queste stragi.





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