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Bari. Oggi 36° anniversario dell’omicidio di Benedetto Petrone: Il sindaco alla cerimonia commemorativa

Emiliano e Commemorazione Petrone. (foto com.) ndr

di Redazione

BARI 29 NOV - Il sindaco di Bari Michele Emiliano è intervenuto questa mattina alla cerimonia organizzata dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Comitato 28 novembre e l’ANPI per commemorare l’omicidio di Benedetto Petrone, il giovane militante della Federazione Giovanile Comunista accoltellato a morte il 28 novembre del 1977 da un gruppo di ragazzi aderenti al Fronte della Gioventù. “Anche quest’anno, con la stessa consapevolezza di sempre, ricordiamo un evento che ha cambiato la storia non solo di una persona e della sua famiglia, ma di una città intera - ha dichiarato Emiliano-. Non potrò mai dimenticare il giorno successivo a quel vile omicidio, quando ci ritrovammo in questa piazza, con gli sguardi attoniti di chi pensava non potesse succedere a noi ciò che stava accadendo in altri luoghi del Paese, che la contrapposizione politica potesse portare ad una tragedia simile. Lo stupore di quel giorno sottraeva tutta la gioia e l’entusiasmo in un’epoca in cui, senza distinzione di ceto, si immaginava un mondo diverso e più giusto. Credevamo, allora, di esserci lasciati alle spalle i fantasmi di un passato maledetto che aveva già portato il nostro Paese nell’inferno della guerra, con i suoi milioni di morti. Il 28 novembre del 1977 - ha proseguito il sindaco - gli assassini di Benedetto scatenarono la loro furia su una persona le cui tante abilità nella vita trovavano il solo limite nella difficoltà di correre. E su quel limite si consumò l’omicidio. Essere qui oggi, a distanza di 36 anni, rinnova l’obiettivo di giungere non ad una generica pacificazione, bensì alla pace fondata sulla verità, sulla giustizia, sulla consapevolezza. Per la mia generazione questo evento ha un particolare valore perché è affidato alla nostra cura e alla nostra memoria. Nonostante il rischio di sembrare retorici, consideriamo questa giornata come il segno di una lotta per gli ideali di giustizia e uguaglianza che non finirà, ma che ha bisogno ancora di grande energia e di reciproco aiuto. Questa è l’ultima volta che da sindaco presenzierò a questa cerimonia - ha concluso Emiliano - mi auguro che nessuno approfitti dell’avvicendamento che si verificherà nel Comune per passare un velo di vernice opaca su eventi che faticosamente abbiamo tirato fuori dall’oblio, con spirito unitario, per restituire alla città di Bari la dignità, in un percorso di memoria che non ha mai avuto un obiettivo di vendetta, ma solo la fermezza di ricordare i fatti per come sono avvenuti. Tramandiamo quindi al prossimo sindaco di Bari questa cerimonia affinché continui ad essere celebrata con la stessa solennità e semplicità con la quale ricordiamo oggi Benedetto Petrone, militante della democrazia. Perché la vita che gli è stata negata non può essere dimenticata”.




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