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Economia. Manovra, accordo tra Pd e Pdl "Niente tasse fino a 12mila euro"

L'euro pagati per le tasse in Italia. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 11 NOV. (AGI) - Rimodulazione del prelievo fiscale attraverso l'estensione della no tax area a tutti i soggetti che dichiarano un reddito complessivo inferiore a 12mila euro. E' la proposta di modifica alla Legge di stabilita' presentata sia dal Pdl che dal Pd, che prevede coperture attraverso tagli di spesa delle amministrazioni pubbliche. Relatore Pdl, condono fiscale debiti fino al 2012 In particolare, due emendamenti Pdl (uno a prima firma di Bonfrisco,l'altro del senatore Ceroni) e uno Pd (primo firmatario Sangalli) propongono di modificare il cuneo fiscale delegando il governo a istituire dal primo gennaio 2014 una soglia di esenzione dall'Irpef per tutti i soggetti che dichiarano un reddito complessivo inferiore a 12mila euro. Attualmente la soglia e' fissata a 8mila euro. La copertura, circa 1,8 miliardi di euro, e' garantita da tagli di spesa delle amministrazioni pubbliche. In base ai testi le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della p.a. e le societa' dalle stesse amministrazioni controllate "non possono effettuare spese per consumi intermedi di ammontare superiore al 70% della spesa sostenuta" nel 2012. Secondo la relazione tecnica la copertura di 1,8 miliardi non considera "la perdita di gettito dei comuni e delle regioni per effetto della riduzione delle entrate relative alle addizionali comunali e regionali all'Irpef". Frena il vice ministro dell'Economia, Stefano Fassina, secondo cui "e' presto" per parlare di un'intesa fra Pd e Pdl sull'esenzione dalle tasse per i redditi sotto i 12mila euro. Fassina, parlando a Bruxelles a margine di un Ecofin, ha osservato che "ci sono emendamenti che offrono convergenze ma una discussione per definire un'intesa ancora non c'e'", anche se "il governo ha dato un'ampia disponibilita' a parlare di rivedere l'area dei beneficiari della riduzione fiscale, della no tax area, concentrandosi sui redditi piu' bassi". Dagli emendamenti presentati, pero', "temo che l'operazione sia molto costosa - ha proseguito Fassina - e non riguardi solo i redditi piu' bassi: non sono sicuro che sia il modo migliore per usare le scarse risorse che abbiamo". Per Fassina, queste andrebbero piuttosto "dirottate su quella parte di lavoratori e famiglie piu' in difficolta': purtroppo abbiamo poche risorse e allargare la no tax area non mi sembra una priorita' oggi". Il viceministro non pensa che il dibattito parlamentare modifichera' la legge di stabilita': "Credo che restera' la parte sostanziale - ha detto - nessun partito in questi giorni in commissione bilancio ha messo in discussione i saldi" e "quindi la parte maroeconomica e' assolutamente salvaguardata". Quanto agli emendamenti presentati, "manterremo l'atteggiamento rigoroso che abbiamo sempre avuto: ci dovranno essere le coperture adeguate, ma non mi aspetto problemi rilevanti". Secondo Fassina, "nei prossimi giorni riporteremo la discussione in ambiti fisiologici: non credo ci sara' l'approvazione di emendamenti eretici che possano addrittura intaccare la credibilita' della manovra": questa, ha concluso, "rimarra' solida".





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