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Estero. Gb: identificata una delle tre 'schiave', e' malese

La casa dove c'era schiavitù. (foto Agi) ndr.

di Redazione

KUALA LAMOUR, 27 NOV. - Una delle tre donne tenute in schiavitu' a Londra per 30 anni e' una malese di cui si erano perse le tracce alla fine degli anni '60. Lo ha reso noto la polizia a Kuala Lampur, provocando la gioiosa reazione della sorella della donna da tempo sparita. Siti Aishah Abdul Wahab, che oggi ha 69 anni, aveva lasciato la Malesia per andare a studiare nel Regno Unito nel 1968 insieme al suo fidanzato malese; ma la coppia poi si era lasciata e la famiglia di Siti Aishah aveva perso le sue tracce, ha raccontato il cognato alla stampa locale. La malese e' stata liberata a Londra a fine ottobre, insieme a un'irlandese di 57 anni e a una britannica di 30 anni che probabilmente ha trascorso tutta la sua vita segregata. La vicenda, che ha sconvolto l'opinione pubblica britannica, e' emersa solo di recente. Le tre donne erano tenute segregate da una coppia di ex militanti moisti, attivi negli anni settanta, che le sottoponeva a ogni genere di abuso fisico e psicologico. Le tre si sono riuscite a liberare perche' una e' riuscita a contattare segretamente una ong. La coppia, un indiano, tale Aravindan Balakrishnan, e sua moglie tanzanese, Chanda, ha ottenuto la liberta' su cauzione.





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